“Donne protagoniste nella società,
per l’ebraismo un tema non nuovo”

Diplomazia, cooperazione, dialogo interreligioso e interculturale. Ambiti decisivi per il nostro futuro ma in cui la voce delle donne fatica talvolta ad imporsi. Un dato eloquente: negli ultimi due anni solo il 6% di mediatrici e il 13% di negoziatrici hanno preso parte, almeno in forma ufficiale, a tavoli e processi di pace. A stimolare una riflessione su questo tema il progetto Rai “No Women No Panel“, giunto quest’oggi ad Assisi. Due i panel che hanno animato un incontro con molte voci e sensibilità: “La partecipazione delle donne ai tavoli strategici e militari può cambiare la storia“ e, a seguire, “Il ruolo del terzo settore nei processi di pace: movimenti femministi e religiosi, associazioni, pacifisti, ong”. 
A portare un punto di vista ebraico sull’argomento Livia Ottolenghi, assessore UCEI all’Educazione.  “Nell’ebraismo – ha evidenziato nel suo intervento – le donne hanno sempre avuto un ruolo importante, non solo nel sociale, ma anche nel tessuto educativo ed economico. Fin dal Medioevo le donne hanno svolto infatti la professione medica e sono state titolari di esercizi commerciali, levatrici, educatrici. L’empowerment femminile non è pertanto una cosa recente, ma molto antica”. Ad essere menzionate tra tante due protagoniste: Sara Levi Nathan, madre di Ernesto grande sindaco di Roma, che fu non soltanto una sostenitrice di Mazzini impegnata politicamente sulla scena “ma anche la creatrice di un’unione benefica che diede a tante donne la possibilità di crearsi un futuro”. E Paola Lombroso, ideatrice del Corriere dei Piccoli, che attraverso questa iniziativa dimostrò di aver capito per prima “l’esigenza culturale di un impegno per i bambini”.
Significativo, ha proseguito Ottolenghi, è anche il fatto “che l’ebraismo italiano sia oggi rappresentato al massimo livello da donne”. Ad essere ricordato anche il ruolo svolto dall’Adei, l’Associazione Donne Ebree d’Italia.
L’incontro si è aperto con un messaggio della presidente della Rai Marinella Soldi. Tra le intervenute la presidente dell’Umbria Donatella Tesei, la sindaca di Assisi Stefania Proietti, la viceministra Marina Sereni.