Donne che lasciano il segno,
Tania Coen-Uzzielli
tra le scelte di Forbes
Dal primo gennaio del 2019 dirige il Museo d’Arte di Tel Aviv, realtà che festeggia in questi mesi i 90 anni dalla sua fondazione e una storia di successi. Alle spalle prestigiosi incarichi presso il Museo d’Israele oltre a quello di curatrice del padiglione dello Stato ebraico alla Biennale architettura di Venezia 2018. Nata a Roma, formatasi in archeologia e storia dell’arte presso l’Università ebraica di Gerusalemme, Tania Coen-Uzzielli è una delle figure trainanti del sistema culturale israeliano. Un impegno declinato nel segno di un’attenzione speciale verso il suo Paese d’origine: ad attestarlo in tempi recenti anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella attraverso il conferimento del titolo di Cavaliere dell’Ordine della “Stella d’Italia”.
Arriva ora, per lei, un nuovo riconoscimento. Nella graduatoria delle 50 donne che più hanno lasciato il segno nel 2022 secondo l’edizione israeliana della rivista Forbes, tra le più note e influenti al mondo, c’è infatti anche il suo nome. “Il Museo d’Israele ricorda il Partenone per il suo posizionamento: si sale nella città per raggiungerlo, un po’ come per l’acropoli ad Atene. È una posizione che rappresenta anche l’identità del Museo e la sua funzione”, raccontava a Pagine Ebraiche all’indomani della sua nomina. “Il Museo d’Arte di Tel Aviv è invece un’agorà: è inserito appieno nella compagine urbana ed è a stretto contatto con le cose che succedono in una città sempre in movimento”. Una realtà di cui si è fatta interprete d’eccellenza.
“Quando Tania Coen-Uzzielli ha assunto la direzione del museo si è posta l’obiettivo di renderlo accessibile a un pubblico sempre più vasto”, si legge sull’ultimo numero di Forbes. La pandemia ha intralciato i suoi piani. Ma la direttrice non è rimasta con le mani in mano. Tanto che – meno di tre mesi dopo – “il museo è stata la prima realtà culturale del paese a riaprire, con mostre dal taglio innovativo pensate durante la chiusura”. Iniziative fortemente volute da Coen-Uzzielli e premiate da un riscontro immediato anche in termini quantitativi. “Nei suoi tre anni al vertice del museo, seconda donna a ricoprire questa carica, oltre due milioni di persone lo hanno visitato”, il numero riportato da Forbes. Protagonisti, tra gli altri, artisti come Jeff Koons, Zadok Ben-David, Alexander Calder e Yayoi Kusama. Quella di Kusama, in particolare, è stata la mostra di maggior successo mai presentata in Israele “con un numero senza precedenti di visitatori: 620.000”.
Un dato “che dovrebbe garantire al museo un posto, in questo 2022, tra le istituzioni più importanti al mondo”.