Lo stupore dell’Europa

“Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione”.
Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella nel rivolgersi al Paese a fine giornata.
Si tornerà al voto il 25 settembre, vigilia di Rosh HaShanah. Una data che non pone problemi, ha precisato l’UCEI in una nota ripresa da vari organi di informazione. “La solennità che inizia la sera consente ai fedeli di religione ebraica di esercitare il proprio diritto al voto nelle ore precedenti”, il chiarimento dell’Unione. La preoccupazione è invece “per le sorti del paese, con una profonda crisi politica che si aggiunge alle gravissime questioni economico-finanziarie, sociali e umanitarie sulle quali il governo e le massime istituzioni erano impegnate”. Molte reazioni in Europa. “Da Bruxelles e dalla Cancelleria dell’Ue si continua a guardare con stupore e preoccupazione a quel che è avvenuto e a quel che potrà avvenire”, riporta tra gli altri Repubblica. Chi si compiace al contrario è Mosca. “I russi festeggiano la caduta di Draghi: la coalizione pro-Ucraina non c’è più”, titola La Stampa. Per il Corriere uno dei problemi connessi alla stagione populista che si annuncia sarà la credibilità da salvare “tra schieramenti gonfi di contraddizioni interne ma già protesi verso la rissa”.

Brutto scivolone per Antonio Polito in un articolo sul Corriere dedicato a Draghi: “Calzerebbe il ‘nemo propheta in patria’ che il Nazareno pronunciò a Nazareth, di fronte al trattamento riservatogli dai suoi concittadini; ma non vorremmo essere accusati un domani di averlo paragonato perfino a Gesù, per quanto in croce i Farisei l’abbiano messo”. Un riferimento fuorviante a una realtà, quella dei Farisei, sulla quale la Chiesa ha alimentato per secoli pregiudizio e risentimento.

Deturpate a Firenze alcune pietre d’inciampo. Spray nero sulle stolpersteine e due sigle a rivendicare l’atto: SS e un acronimo Fgc che la Digos ipotizza stia per Fasci giovanili di combattimento. “Proprio davanti allo stesso portone, nel 2020 era già stata disegnata una svastica”, scrive il Corriere Fiorentino. Il quotidiano registra la preoccupazione del presidente della Comunità ebraica Enrico Fink.

Altaforte, la casa editrice sovranista vicina a CasaPound, ha pubblicato una biografia di Margherita Sarfatti. Libero le riserva spazio e toni entusiastici: “La donna che comprese il Novecento”. Non è da meno La Verità che, a proposito di una miniserie televisiva in uscita per un pubblico internazionale, titola: “La X Mas sbarca sullo schermo. All’estero l’eroismo non è un tabù”.

In libreria un’antologia di Jakob Petuchowski sull’esegesi ebraica. Ne parla Massimo Giuliani su Avvenire.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(22 luglio 2022)