Il nuovo allestimento del Meis
Uomo e Natura, il tempo
della consapevolezza

La Giornata Europea della Cultura Ebraica del prossimo 18 settembre avrà in Ferrara la città capofila per l’Italia e nel Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, una delle realtà che più saranno protagoniste. Anche attraverso una nuova edizione, ricca di ospiti prestigiosi, della Festa del Libro Ebraico. In queste settimane il Museo è al lavoro anche su una nuova mostra: “Sotto lo stesso cielo”, dedicata alla ricorrenza di Sukkot. Una delle tre solennità dette “Shalosh Regalim” in cui era prescritto in antichità il pellegrinaggio a Gerusalemme. Secondo il rav Jonathan Sacks, quella più votata a un messaggio sia particolare che universale.
Curata dal direttore del Meis Amedeo Spagnoletto e da Sharon Reichel, la mostra si dedicherà in particolare “agli aspetti religiosi, tradizionali e alla stretta connessione tra Natura ed espressioni artistiche che questa ricorrenza genera”. Ancora oggi, ricorda infatti il Meis, le famiglie costruiscono nei giardini delle sinagoghe o nelle terrazze delle loro case la sukkah: la tipica capanna con il tetto coperto da frasche. Un rito che si rinnova da millenni e dal riverbero sempre attuale. “Idee come precarietà, rispetto della natura e delle persone sono al centro del discorso contemporaneo. Affrontare contenuti religiosi non è un compito facile, ma un museo che concentra la sua indagine sull’ebraismo non può esimersi dal farlo”, sottolineano i curatori. Da qui la decisione di fare del pubblico un soggetto attivo della mostra. Un mezzo “per rompere la barriera dell’alterità”. Tra le storie che si andranno a raccontare quella dei cedri della Calabria, dove si coltiva la varietà più pregiata di tale agrume. Una video installazione mostrerà poi il rito di una comunità italiana durante Hoshanah Rabba, il settimo giorno di Sukkot. Nell’occasione, si evidenzia, “i suoni dei lulavim mossi durante la preghiera si fondono con il suono della pioggia, per trasmettere ulteriormente la consapevolezza di una festa che include il riconoscimento dell’importanza dell’acqua”. È proprio dal giorno seguente a Hoshanah Rabba, non a caso, “che gli ebrei riuniti in sinagoga aggiungono nella liturgia una formula che auspica l’arrivo della pioggia”. Un ulteriore collegamento, in questa estate di afa e siccità, “a temi tristemente attuali”.
Saranno anche in mostra dieci pannelli lignei decorativi, prodotti in area veneziana di una sukkah della fine del XVIII o del XIX secolo e di proprietà dell’abbazia di Praglia: opere d’arte di valore inestimabile e inaccessibili finora al largo pubblico. A corredo della mostra, annuncia il Meis, verrà pubblicato un catalogo con i contributi di esperti dedicati ai molti temi che saranno trattati: dal significato religioso della festa ai concetti filosofici che cela in sé, dall’agronomia all’architettura, per arrivare all’arte. L’allestimento di “Sotto lo stesso cielo”, a cura dell’architetto Giulia Gallerani, sarà realizzato per la maggior parte con il cartone a tripla onda e a basso impatto ambientale e riciclabile. Una scelta di coerenza e sostenibilità.

(Nell’immagine: una Sukkah nel quartiere di Rehavia a Gerusalemme – Matson Collection)