Riscatto del primogenito,
un rito antichissimo
“È il vostro figlio primogenito?” ha chiesto Rav Alberto Somekh ai genitori del piccolo Lev, Micol Treves e Joni Rubinstain, durante una pubblica cerimonia tenutasi nella sinagoga di Torino. La suggestiva cerimonia era il Pidyon haben (riscatto del primogenito), un rito antichissimo, risalente ai tempi in cui il primogenito doveva essere consacrato a Dio e svolgere il suo servizio nel Tempio di Gerusalemme. E così il papà del piccolo Lev, in presenza di tanti amici e parenti venuti da ogni parte d’Italia e da Israele, nella cornice del settecentesco Tempio Piccolo di Piazzetta Primo Levi, ha “riscattato” il figlio, consegnando cinque monete d’argento depositate su un antico piatto dello stesso materiale al Kohen intervenuto da Milano. Le origini della cerimonia, ha ricordato Rav Somekh, risalirebbero alla vicenda di Mosè, allorché il Signore risparmiò dalla morte i primogeniti israeliti che da allora furono consacrati alla vita “religiosa”: l’adorazione del vitello d’oro ai piedi del monte Sinai aveva fatto perdere questo status ai primogeniti ebrei e a partire da quel momento il padre paga per riscattare il primo figlio.