Sostegno all’Ucraina, l’Italia debole

In una recente indagine Swg ha registrato le opinioni dei cittadini europei riguardo alla guerra in Ucraina, le sue conseguenze sugli equilibri mondiali e l’inflazione. Sotto il radar dell’istituto i nove maggiori Paesi del continente, dove vive all’incirca il 77% della popolazione della Ue.
I cittadini italiani si distinguono in diversi aspetti, mostrandosi particolarmente critici nei confronti degli Stati Uniti d’America. Sono inoltre meno favorevoli di altri all’invio di armi a supporto dell’esercito ucraino, attribuiscono in misura minore alla Russia la responsabilità per l’aumento dei prezzi dell’energia e sono più scettici sul fatto che il conflitto stia portando a un compattamento all’interno dell’Unione. Dati che, secondo Swg, evidenziano come su questo tema le opinioni in Italia siano “molto articolate e meno allineate a una condanna netta dell’iniziativa di Putin, rispetto a quanto emerge altrove (ad eccezione della Grecia)”.
Le vicende ucraine, viene fatto notare, hanno fatto nascere diffuse perplessità sull’alleanza atlantica. La maggioranza dei cittadini europei non mette in dubbio la necessità di mantenere il patto tra i Paesi europei e gli Usa. Tuttavia una parte rilevante dell’opinione pubblica appare “fortemente critica nei confronti di Biden e quasi due europei su dieci vorrebbero che si prendessero le distanze” dalla linea diplomatica di Washington. Posizioni particolarmente marcate, per l’appunto, in Grecia e Italia. In questo contesto, sottolinea Swg, si inserisce anche la spinta ad incrementare il potere militare dell’Unione “al fine di rafforzarne la posizione sullo scacchiere internazionale e diminuirne la dipendenza dagli alleati americani”. Almeno la metà dei cittadini di tutti i Paesi in cui è stata svolta l’indagine condivide questo auspicio, ad eccezione degli austriaci (per quanto anche in Italia le perplessità siano sopra la media).
Interessante anche il capitolo sui vari leader e il loro apprezzamento: in Europa, su una scala da 1 a 10 punti, Zelensky ottiene un gradimento pari a 6.2 (in Italia 4.7, tra i punteggi più bassi); Biden 5.1 (In Italia 3.6); Draghi 5.0 (lo stesso voto degli italiani); Putin 1.7 (in Italia 1.8). Il presidente ucraino registra un consenso soprattutto in Polonia (8,3), Portogallo (7,8) e Paesi Bassi (7,7).
In merito alla problematica dell’aumento dei prezzi, gli italiani mostrano di vivere una situazione meno critica rispetto alle altre realtà europee. Il 37% dei rispondenti dice di aver subito ripercussioni serie sul bilancio familiare, contro il 57% di spagnoli e il 53% di polacchi.