Edith Stein e le difficoltà del Dialogo

Sia Avvenire che Famiglia cristiana ricordano che 80 anni fa, il 9 agosto 1942, veniva uccisa ad Auschwitz-Birkenau Edith Stein. Edith Stein (1891-1942) è una ebrea vittima della Shoah, come milioni di suoi fratelli e sorelle. È anche una suora carmelitana, con il nome di Teresa Benedetta della Croce, una santa della Chiesa cattolica, co-patrona d’Europa e candidata al titolo di Dottore della Chiesa.
Iniziati gli studi presso l’università di Breslavia decise di proseguirli a Gottinga dove teneva le sue lezioni Edmund Husserl. Con il celebre fenomenologo si laureò con una tesi sull’empatia e poi ne divenne assistente. Durante la Grande guerra prestò servizio come infermiera volontaria. Una serie di incontri e di esperienze la condussero a convertirsi nel 1922 al cattolicesimo.
Il 12 aprile 1933, alcune settimane dopo l’ascesa al potere di Hitler, Edith Stein scrisse a Roma per chiedere a papa Pio XI e al suo segretario di stato – il cardinale Eugenio Pacelli, già nunzio apostolico in Germania e futuro papa Pio XII – di non tacere e di denunciare le prime persecuzioni contro gli ebrei.
Nel 1934 entrò nel convento carmelitano di Colonia nel 1934 e prese il nome di Teresa Benedetta della Croce. Per proteggerla dalla minaccia nazista, il suo ordine la trasferì al convento carmelitano di Echt nei Paesi Bassi.
Ciò però non la salvò dalla deportazione: la Conferenza dei vescovi olandesi il 20 luglio 1942 fece leggere in tutte le chiese del paese una lettera contro il razzismo nazista. In risposta, il 26 luglio Hitler ordinò l’arresto di tutti gli ebrei anche convertiti (che fino a quel momento erano stati risparmiati). Insieme a molti altri, Edith e sua sorella Rosa, pure lei convertita, vennero catturate e internate nel campo di transito di Westerbork prima di essere trasportate a Auschwitz-Birkenau, dove vennero gasate e incenerite.
Giovanni Paolo II ha beatificato Edith Stein nel 1987 parlando di lei come di «una figlia d’Israele, che durante le persecuzioni dei nazisti è rimasta unita con fede ed amore al Signore Crocifisso, Gesù Cristo, quale cattolica ed al suo popolo quale ebrea». Nel 1998 venne poi da lui canonizzata. Nel 1999, dichiarandola co-patrona d’Europa, il papa pronunciò queste parole: «Teresa Benedetta della Croce […] non solo trascorse la propria esistenza in diversi paesi d’Europa, ma con tutta la sua vita di pensatrice, di mistica, di martire, gettò come un ponte tra le sue radici ebraiche e l’adesione a Cristo, muovendosi con sicuro intuito nel dialogo col pensiero filosofico contemporaneo e, infine, gridando col martirio le ragioni di Dio e dell’uomo nell’immane vergogna della “shoah”. Ella è divenuta così l’espressione di un pellegrinaggio umano, culturale e religioso, che incarna il nucleo profondo della tragedia e delle speranze del Continente europeo».
Sulle buone intenzioni di Giovanni Paolo II, uno dei grandi benemeriti del dialogo ebraico-cristiano, non ho dubbi, eppure c’è da chiedersi come si possa pensare che proprio un’ebrea convertita possa costituire un ponte tra ebraismo e cristianesimo. Nonostante gli innegabili progressi del dialogo ebraico-cattolico che proprio a un’ebrea convertita venga dato questo grande risalto non può non creare difficoltà: è dunque questo l’obiettivo del dialogo? La conversione degli ebrei? Hanno allora forse ragione quegli ebrei che diffidano del dialogo proprio perché ritengono che sia la nuova e più accattivante veste di una politica conversionistica? Colei che concepì la sua vita come offerta d’amore certo non vorrebbe diventare occasione per rinnovare le plurisecolari tensioni tra ebrei e cristiani, né accrescere le reciproche incomprensioni. Forse proprio riflettendo sulla sua figura sarà possibile fare un passo avanti e comprendere che «l’incredulità del popolo ebraico» per la quale Edith, conformemente alle convinzioni cattoliche del suo tempo, pensava di dover offrire la sua vita in espiazione era ed è in realtà la emunah (fede, fiducia, fedeltà) d’Israele all’alleanza di Ha-Shem e alle Sue promesse.

Marco Cassuto Morselli

(9 agosto 2022)