Le parole di Giorgia Meloni

“La Destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”. Le affermazioni di Giorgia Meloni, in un video inviato alla stampa internazionale, stanno suscitando molte reazioni. “Meloni abiura il fascismo”, titola Repubblica. Un video per provare “a dissipare all’estero con parole precise quelle stesse ambiguità che in Italia allontana con scrollate di spalle”. La Destra ha davvero “consegnato il fascismo alla storia” come sostiene la leader di Fratelli d’Italia? C’è coerenza tra parole e azioni della sua classe dirigente? “Come se la Fiamma tricolore non ardesse ancora dentro al simbolo del suo partito. Come non ci fossero stati tra i suoi militanti nostalgici saluti romani e richiami al nazismo e al fascismo ogni volta derubricati a folklore, operetta, nostalgia”, lo scetticismo della Stampa. Vari quotidiani, nel riferirsi all’intervento di Meloni, richiamano la presa di posizione sul fascismo come “male assoluto” pronunciata da Gianfranco Fini allo Yad Vashem. Al suo fianco, in quella storica visita, l’allora presidente UCEI Amos Luzzatto. In un’analisi critica sull’operato del centrosinistra Ernesto Galli della Loggia (Corriere) contesta la scelta di “ricorrere ogni volta al Fronte Popolare, sperando che ci sia qualcuno che scambi Giorgia Meloni per Adolf Hitler”. Secondo Edward Luttwak, intervistato dal Tempo, Meloni rappresenterebbe “una nuova generazione politica, che non ha nulla a che fare con il fascismo e vuole mantenere l’Italia al fianco degli Stati Uniti”.

Su Repubblica una riflessione di Bernard-Henri Lévy sul recente scontro tra Israele e Jihad Islamica e sull’influenza dell’Iran nella regione. L’intellettuale francese auspica un cambio di rotta, che non sembra però all’orizzonte, sul modello degli Accordi di Abramo. “Questa fraternità rinnovata – scrive – è stata uno dei rari eventi felici in questa nuova epoca di mostri a cui sempre di più assomiglia l’inizio del XXI secolo. Possa l’antica Persia intraprendere presto un cammino simile”. Dalle armi allo spazio. In rapido sviluppo, come rileva il Foglio, “l’amicizia antioccidentale tra Russia e Iran”.

Su Avvenire un intervento di Massimo Giuliani che – partendo dall’analisi di un libro scritto da un teologo argentino, Enigmi della Bibbia – contesta un “certo modo di parlare delle Sacre Scritture sfruttando domande e curiosità esegetiche che relativizzano i testi e finiscono per sfumare le verità di fede”.

Sul Foglio Adriano Sofri racconta un soggiorno fiorentino di Isaac Babel. “È meraviglioso che tutto questo esista nel mondo”, lo sbalordimento del grande scrittore davanti ai tesori del Rinascimento. Firenze celebrerà intanto quest’oggi l’anniversario della sua Liberazione. A prendere la parola in Palazzo Vecchio sarà anche il presidente della Comunità ebraica Enrico Fink.

Adam Smulevich

(11 agosto 2022)