Studi ebraici, un’occasione di confronto
Dalla letteratura rabbinica al cinema, dalla demografia alle lingue, esperti e studiosi internazionali si sono incontrati di recente a Gerusalemme per il diciottesimo Congresso mondiale in Studi ebraici. Un appuntamento atteso e prestigioso, aperto dai saluti del Presidente d’Israele Isaac Herzog e organizzato all’Università Ebraica. Questo incontro, ha spiegato in apertura Sara Yanovsky, direttrice dell’Unione Mondiale di Studi Ebraici, è un palcoscenico per discutere delle questioni centrali per l’ebraismo. “Un luogo fertile per lo scambio di idee, opinioni, per presentare nuovi progetti e avviare collaborazioni”. Tra le iniziative raccontante al pubblico di esperti e studiosi raccoltisi a Gerusalemme, anche I-TAL-YA BOOKS, l’innovativo progetto frutto della collaborazione tra Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR) e Biblioteca Nazionale d’Israele (NLI) per creare, per la prima volta in assoluto, un catalogo unificato di tutti i libri ebraici in Italia. A presentarlo, rav Amedeo Spagnoletto, direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. In particolare il direttore del Meis si è soffermato sulla catalogazione del fondo di volumi ebraici antichi donati da Susanna e Daniele Ravenna al museo. Grazie infatti alla collaborazione con I-TAL-YA BOOKS, la ricca collezione dei testi liturgici e di studio di una delle importanti famiglie ebraiche di Ferrara è stata catalogata e in questo modo valorizzata.