Uno strano effetto di eco
A New York, venerdì 19 agosto, una settimana dopo l’attentato, la comunità degli intellettuali si è autoconvocata sulla scalinata della New York Public Library per dare pubblica lettura delle opere di Salman Rushdie in solidarietà, ma anche perché preoccupata del processo in corso. Paul Auster, intervenuto, dice: «Abbiamo il diritto di alzarci e parlare. Questo è prezioso. E ora che le nostre libertà sono sotto attacco è molto importante farci sentire, a voce doppiamente alta per difendere ferocemente la nostra democrazia». Per uno strano effetto di eco a me ricordano le parole di Giacomo Matteotti in Parlamento il 30 maggio 1924 – ovvero il suo ultimo discorso – quando al presidente della Camera dei deputati – Alfredo Rocco, lo stesso che poi sarà uno dei protagonisti della costruzione del sistema giuridico fascista – che gli chiede di misurare le parole, Matteotti risponde: «Io chiedo di parlare non prudentemente né imprudentemente, ma parlamentarmente».
Poi sappiamo come è finita. Come sarà questa volta?
David Bidussa, storico sociale delle idee
(21 agosto 2022)