L’effetto Mosca
Sei mesi esatti dall’inizio dell’aggressione russa, nel giorno in cui Kiev festeggia la propria indipendenza. Un anniversario amaro per l’Ucraina. Mosca spera intanto in un logoramento della solidarietà occidentale a Zelensky. L’occasione, concordano vari analisti, potrebbe arrivare dalle prossime elezioni italiane. Se le cose dovessero andare in un certo modo, si legge su Repubblica, potrebbe infatti innescarsi “un effetto domino nella finora compatta Unione europea che, nonostante l’eccezione del solito Orbán, ha saputo mantenere una posizione coerente a difesa del diritto internazionale e della sovranità ucraina”. Per i russi, si aggiunge, “siamo quindi un laboratorio”. Un clima elettorale che piace a Mosca, chiosa il Corriere. “Il tempo e i cambiamenti politici che si annunciano per l’autunno in alcuni Paesi occidentali giocano a sfavore degli aggrediti. Anche – si evidenzia – in Italia”. Di Mosca si parla anche in riferimento ai funerali di Darya Dugina. Tra gli intervenuti “Leonid Slutsky, il presidente della Commissione Esteri della Duma, che nella sua orazione funebre ha addirittura mimato lo slogan hitleriano ‘Ein Volk, ein Reich, ein Fuhrer'” (La Stampa).
Capitolo elezioni. Uno dei duelli più accesi sembra quello del collegio di Sesto San Giovanni che vede opposti Emanuele Fiano e Isabella Rauti. “Emanuele Fiano da una parte, figlio di un deportato ad Auschwitz, dall’altra Isabella Rauti, figlia di Pino, volontario della Repubblica di Salò e fondatore di Ordine Nuovo. Storie che s’intrecciano alla Storia”, scrive il Corriere.
Ricerca il titolo ad effetto Libero, che oggi sostiene: “Anche gli ebrei scaricano il Pd”.
Tra i consigli di lettura del Foglio Sul nazionalismo di George Orwell (1945). Un sentimento, secondo Orwell, “capace di assumere le forme più disparate nell’ambito delle quali egli include movimenti e tendenze come il comunismo, il cattolicesimo politico, il sionismo, l’antisemitismo, il trotzkismo e il pacifismo”.
“Il residuo culto per il duce, a Predappio, è nostalgia, non apologia. E rientra fra i fenomeni pittoreschi, che la morte e i sepolcri favoriscono”. È l’opinione di Vittorio Sgarbi, espressa in una lettera alla Stampa.
“I mercanti nel tempio che rapinano i poveri”. Così Il Fatto Quotidiano in un titolo di prima pagina piuttosto inquietante sul Meeting di CL in svolgimento a Rimini.
Adam Smulevich