L’Italia antisemita di M.

Tra i libri in uscita più attesi c’è l’ultimo volume della trilogia di Antonio Scurati.
“L’Italia non era antisemita, l’Italia di Mussolini diventa antisemita per calcolo meschino. Voleva rinsaldare l’alleanza con il nazismo. E come spesso accade ai convertiti insinceri ha un eccesso di zelo, da integralista: le leggi razziali, nell’autunno del ’38, sono le più dure che esistano in Europa, persino più dure di quelle della Germania nazista” afferma l’autore in una intervista con 7. Ampio spazio, nel libro, è riservato al podestà ebreo di Ferrara: Renzo Ravenna. “M. – spiega Scurati – è la storia dei carnefici e non principalmente delle vittime, ma c’è sempre almeno una vittima che la riassume. Fino all’ultimo si illude, si auto-inganna che la persecuzione non avrà corso. Si sbagliava. Lui cadrà in disgrazia, il figlio emigra, molti familiari verranno condotti allo sterminio”. Scurati dice di aver “messo in scena gli ebrei fascisti ben sapendo che non tutti gli ebrei erano stati fascisti, ma molti lo sono stati fino all’ultimo”.

“Il fatto che l’Italia possa essere gestita da un partito neofascista con elementi antisemiti dovrebbe infastidire qualsiasi umano rispettabile ben al di là di qualsiasi preoccupazione per i differenziali di rendimento e l’impatto economico”. Così Nouriel Roubini in una dichiarazione riportata dalla Stampa.

Sul Fatto Quotidiano si sostiene che l’accusa di antisemitismo ad alcuni esponenti del Pd sia “ridicola”. Il riferimento è ai casi, di cui molto si è parlato, aperti dai post di Raffaele La Regina e Rachele Scarpa. Si legge al riguardo: “Se tutto è antisemitismo, nulla è antisemitismo”.

Si è conclusa la visita di Abu Mazen in Turchia. La missione del leader dell’Anp, ricorda l’Osservatore Romano, è arrivata “a pochi giorni dalla ripresa dei rapporti diplomatici tra Israele e Turchia, con il reintegro degli ambasciatori nelle rispettive sedi”.

Tra gli avversari della Juventus in Champions League ci sarà anche il Maccabi Haifa. “I turni preliminari hanno mostrato una squadra che dà il meglio quando trova spazi in attacco, ma soffre a contenere la pressione degli avversari” l’opinione della Gazzetta dello Sport sul club israeliano, la cui ultima partecipazione al torneo risale al 2009. Curiosità: anche in quella circostanza finì nel girone della Juventus.

Adam Smulevich

(26 agosto 2022)