Monaco ’72, il presidente del Cio
accoglie l’invito di Israele

Sono passati 12 anni dall’ultima visita di un presidente del Comitato Olimpico Internazionale in Israele. Un vuoto che sarà presto interrotto da Thomas Bach, attuale numero uno dello sport mondiale, nel corso di una iniziativa che vedrà un intero Paese sintonizzato: la commemorazione in programma a Tel Aviv nella data ebraica del cinquantesimo anniversario dalla strage di Settembre Nero a Monaco.
“Sin dalla sua elezione il presidente Bach ha condotto innumerevoli attività innovative in molti campi, ha portato l’organizzazione a impegnarsi in prima linea e si è affermato come un leader attento ai principi. Sono orgogliosa della sua decisione di unirsi a noi in questa importante circostanza” il commento della presidente del Comitato olimpico d’Israele Yael Arad nell’annunciare l’accoglimento del suo invito a presenziare alla cerimonia. L’appuntamento è per il 21 settembre (il 26 del mese di Elul). Con Bach interverranno anche il Capo dello Stato Isaac Herzog e i familiari delle vittime. Non la prima volta che si incontreranno: Bach, infatti, è stato il primo presidente del Cio a istituire un minuto di silenzio in ricordo degli undici sportivi assassinati da terroristi palestinesi. Un atto volto a squarciare decenni di imbarazzi e indifferenza, concretizzatosi sugli spalti della cerimonia inaugurale dei Giochi di Tokyo. Al suo fianco le due donne simbolo di questa battaglia: Ilana Romano e Ankie Spitzer. “Giustizia è stata finalmente fatta per quei mariti, padri e figli che furono uccisi a Monaco. Siamo passate attraverso 49 anni di sofferenze ma non ci siamo mai arrese. Ora non possiamo frenare le lacrime, abbiamo atteso tanto questo momento” le loro parole dopo un commovente abbraccio con lo stesso Bach, che è tedesco e ha definito la strage, in più di una occasione, l’ultima appena pochi giorni fa, “un attacco all’intera famiglia olimpica”.