Monaco e il ricordo della strage:
Germania e familiari delle vittime
verso un possibile accordo

Non è escluso che i familiari delle vittime siano presenti alla cerimonia che si svolgerà a Monaco nel 50esimo anniversario della strage compiuta dai terroristi di Settembre Nero nel villaggio olimpico (5-6 settembre). Una possibile svolta rispetto al rifiuto espresso nelle scorse settimane per via della contrapposizione in atto con il governo tedesco attorno alla questione del risarcimento. A detta dei familiari, la proposta giunta da Berlino sarebbe inadeguata rispetto alla gravità dei fatti e all’inadeguatezza dimostrata dalla Germania nel contrasto alla minaccia di un terrorismo che, non ostacolato a dovere, ebbe gioco facile a colpire. Una battaglia non economica, ma di principio. Concetto, questo, più volte affermato. Anche in modo piuttosto netto. “Voglio un risarcimento per tutti gli errori, le bugie, le umiliazioni e gli insabbiamenti. Non c’è prezzo che si possa dare a mio marito, ma non accetto che ci venga lanciato un osso come si farebbe con un cane”, l’accusa di una delle vedove. Sembravano non esserci margini di recupero. E invece, stando a un alto funzionario israeliano citato dalla stampa locale, le possibilità che si giunga a un accordo last minute sarebbero superiori al 50%. Anche per via dell’attivismo dimostrato dal presidente federale Frank Walter Steinmeier e da alcuni esponenti del governo. L’obiettivo sarebbe quello di trovare una soluzione condivisa con le famiglie, andando quindi incontro alle loro richieste: una corsa contro il tempo per averle alla cerimonia.
Non l’unica svolta in vista: a breve, si apprende, sarà infatti istituita una commissione congiunta di storici israeliani e tedeschi affinché su quegli avvenimenti sia fatta la massima chiarezza. Uno studio incentrato anche sul materiale d’archivio occultato per anni. Alla cerimonia di Monaco seguirà un secondo appuntamento a Tel Aviv nell’anniversario in data ebraica della strage (21 settembre). Tra i partecipanti è stata annunciata la presenza di Thomas Bach, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale.

(Nell’immagine: un abbraccio tra le vedove Ilana Romano e Ankie Spitzer e il presidente del Cio Thomas Bach)