Un film illuminante
Mi capita di rivedere, vedendolo presente su YouTube, The brink. Sull’orlo dell’abisso, il film documentario di Alison Klayman dedicato nel 2019 a Steve Bannon. Nel film appaiono anche due leader della nostra destra i cui passati rapporti con Bannon sono noti. Passati soltanto? I temi che emergono nel film, e nelle dichiarazioni di Bannon che sostanziano il film, sono quanto mai attuali, soprattutto dopo la guerra di aggressione di Putin all’Ucraina. A renderli ancora più attuali la presenza dell’Ungheria di Orban e quella, in Russia, di un altro consigliere fidato, questa volta non di Trump come Bannon, ma di Putin: Dugin. Il progetto è quanto mai eversivo, eversivo della democrazia, eversivo dell’Unione Europea, volto a creare o meglio a tornare a un mondo fondato sul mantenimento rigido dei confini, sulla famiglia tradizionale, sulla religione, sovranista, privo di migranti. Un mondo, privo di “devianti”, che ha al suo centro la tradizione. La tradizione tanto amata dal maestro di Bannon, Julius Evola, lo stesso che tradusse in Italia I protocolli dei savi di Sion. È il progetto delle destre estreme europee, diffuso in molta parte d’Europa ma che in Italia sembra oggi avere una presa particolare. Di fronte al mondo immaginato da costoro, gli stessi che cercano, come Orban, di distruggere l’unità dell’Europa e come Dugin e Putin di annientare le democrazie, ha poca importanza, invero, definirlo o meno con il termine di fascista, che sembra quasi un arcaismo. È un progetto nuovo, che assomiglia al fascismo ma non vi si identifica e che riprende, insieme al recupero del misticismo religioso e della tradizione, anche molti tratti degli esiti del comunismo sovietico: l’indifferenza al progresso, allo sviluppo democratico, ai diritti umani. Siamo già dentro questa prospettiva? Forse no, forse i numeri che la destra populista, identitaria, sovranista, ultra nazionalista ed etnica, euroasiatica, che urla contro il cambiamento e la storia vanta nei sondaggi italiani, sono esagerati o frutto di una inconsapevole ubriacatura, ma suscitano in ogni caso preoccupazioni. Non è un mondo in cui si vorrebbe vivere. Comunque, è bene conoscere i termini di quello che è stato definito, populisticamente, dai suoi creatori “Il movimento”, studiarlo. E forse si potrebbe cominciare, limitandosi a un click, da questo illuminante film, The Brink.
Anna Foa, storica
(5 settembre 2022)