Rinnovamento e tutela dell’ambiente
L’argomento della Giornata Europea della Cultura Ebraica di quest’anno, il Rinnovamento, è particolarmente in linea con le tematiche di tutela ambientale ed ecologica che, da sempre, costituiscono un aspetto essenziale della cultura ebraica.
Piantare un albero, nell’ebraismo, è un atto talmente sacro che, secondo una massima rabbinica, se anche vedessimo arrivare il Messia, prima di andargli incontro, dovremmo terminare di farlo, perché la sua stessa venuta dipenderà proprio dalla volontà e dalla capacità dell’uomo di piantarne.
Agli alberi, nell’ebraismo, è dedicata una festa, Tu Bishvat, il Capodanno degli alberi, in cui si celebra il rinnovamento della natura, dopo l’inverno, attraverso il significato simbolico degli alberi e dei frutti che essi stessi producono.
Tutto questo risulta sorprendentemente lungimirante, se si pensa che un numero sempre crescente di studi scientifici sta evidenziando il ruolo salvifico degli alberi che, specialmente in contesti urbani, possono rappresentare una componente importante nelle strategie di riduzione dell’inquinamento atmosferico, grazie all’imponente opera di assorbimento degli inquinanti gassosi e alla ritenzione dei particolati atmosferici.
In una recente ricerca su Villa Farnesina, uno degli edifici più significativi del periodo rinascimentale a Roma, un team di studiosi dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Università di Siena e dell’Istituto Nazionale di Geofisica, e di cui fa parte Aldo Winkler – coautore di questo articolo, esperto di magnetismo ambientale e Presidente di ICBI – ha dimostrato il ruolo degli alberi per la protezione dei beni culturali inseriti in contesti urbani soggetti a traffico veicolare, grazie all’opera di contenimento e accumulo delle polveri inquinanti emesse dalle automobili.
In area urbana, gli alberi possono contribuire ad abbassare le temperature fino a 7 °C, nelle aree loro adiacenti, mitigando le “isole di calore” e contribuendo alla riduzione dell’uso dei condizionatori, a loro volta responsabili dell’aumento dei consumi energetici e delle relative emissioni nocive.
Gli alberi e le foreste urbane forniscono i cosiddetti servizi ecosistemici, consistenti nei molteplici benefici che gli ecosistemi erogano in favore del genere umano: includono la regolazione di gas atmosferici, clima, acque ed erosione, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la regolazione dell’impollinazione, nonché la costituzione di habitat idonei per la biodiversità, permettendo l’approvvigionamento di cibo, materie prime, acqua dolce e variabilità biologica. Inoltre, i sistemi naturali, di cui il paesaggio e il territorio costituiscono elementi essenziali, forniscono servizi ecosistemici culturali, quali valori estetici, ricreativi, educativi, spirituali, artistici e, soprattutto, identitari. Così identitari che, nella cabala – il complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche – la sintesi dei più noti e importanti insegnamenti è rappresentata con l’Albero della Vita, o Albero Sefirotico.
Negli ultimi cinquant’anni, gli esseri umani hanno modificato gli ecosistemi naturali più rapidamente e ampiamente che in qualsiasi altro periodo della storia umana, comportando una grave perdita di biodiversità su scala globale e mettendo seriamente in pericolo i servizi ecosistemici.
Il cambiamento climatico globale è una delle maggiori sfide dei nostri tempi. Il cambiamento climatico sta già avvenendo: le temperature stanno aumentando a un ritmo molto elevato, la siccità e gli incendi si stanno verificando sempre più frequentemente, le precipitazioni cambiano, i ghiacciai e la neve si stanno sciogliendo rapidamente, il livello medio globale del mare sta aumentando e la frequenza di eventi metereologici dovuti a condizioni climatiche estreme è in costante aumento. Il Medio Oriente, e Israele in particolare, stanno affrontando grandi sfide nell’era del cambiamento globale. Tale regione, considerata un hotspot di biodiversità, si sta riscaldando più velocemente di altre parti del mondo e la popolazione umana sta aumentando a tassi molto elevati. Il Prof. Marcelo Sternberg – della School of Plant Sciences and Food Security dell’Università di Tel Aviv e coautore di questo articolo – sta studiando come la siccità estrema e i cambiamenti nella distribuzione delle precipitazioni stiano influenzando la biodiversità negli arbusti mediterranei. Comprendere come il cambiamento climatico influenzerà questi ecosistemi naturali è fondamentale per garantire le migliori pratiche di gestione delle risorse naturali della regione. Sternberg, che gestisce una delle stazioni di ricerca sperimentale più antiche del mondo, nelle colline della Giudea, vicino a Gerusalemme, sta utilizzando un approccio sperimentale che simula un’importante riduzione delle precipitazioni atmosferiche, come effettivamente previsto dai modelli di cambiamento climatico per la regione. L’idea di base è di proiettare nel presente le condizioni ambientali future. Il risultato di questi studi indica una significativa riduzione della biomassa vegetale e della diversità di specie: tutto questo comporterà probabili cambiamenti nella composizione delle specie, con importanti conseguenze negative nella produzione di foraggi per il pascolo del bestiame nell’area. Per mitigare il cambiamento climatico e adattarsi alle condizioni future è fondamentale disporre di queste informazioni ora, al fine di garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali e resistere a un futuro di crescente incertezza.
In questo contesto è interessante sottolineare come i temi costitutivi di ICBI, l’associazione Italian Council for a Beautiful Israel, soprattutto per quanto riguarda la divulgazione dei progressi scientifici indirizzati all’utilizzo e alla salvaguardia delle risorse naturali, siano in piena conformità con la vocazione ambientalista ed ecologista ante litteram di cui è permeata la cultura ebraica, e da cui derivano gli aspetti più visionari e innovativi propri dello Stato d’Israele. ICBI è la corrispondente italiana dell’associazione israeliana fondata da Shimon Peres nel 1968 e indirizzata alla diffusione di una crescente sensibilità verso le tematiche ambientali ed ecologiche.
Da allora, in Israele, collaborano volontari di ogni schieramento politico e di tutte le fedi religiose, animati da comuni ideali, indirizzati alla salvaguardia del pianeta che abitiamo. In Italia, ICBI ha promosso e organizzato numerose iniziative di divulgazione scientifica e culturale su tematiche ambientali, in collaborazione con prestigiose Università e istituzioni scolastiche del Comune di Roma.
Ricerca scientifica e ambiente dovranno sempre più costituire un connubio fondamentale su cui orientare l’azione culturale, economica e politica del mondo che si sta delineando, fornendo la chiave verso cui rivolgere le migliori aspettative di vita, progresso socioeconomico e, soprattutto, in quest’epoca tanto tormentata, pace e salute, affinché il rinnovamento sia profondo e proceda nella corretta direzione.
Marcelo Sternberg
School of Plant Sciences and Food Security
Faculty of Life Sciences
Tel Aviv University
Aldo Winkler
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma
Italian Council for a Beautiful Israel, Presidente
Articolo tratto dal sito www.ucei.it/giornatadellacultura