A Miramare, nel segno di Gerusalemme

“Miramare non è solo un museo, non è solo un parco botanico e un parco marino. È anche un laboratorio, un luogo di studio, di ricerca, di formazione, di didattica. È anche un luogo dove la ricerca scientifica è di casa. E da questo punto di vista la mia esperienza a Gerusalemme spero possa essere utile per ricomporre un grande progetto che restituisca forza a tutte le sue potenzialità”.
Confrontandosi con la redazione di Pagine Ebraiche all’inizio del suo mandato alla guida del Museo Storico e Parco del Castello di Miramare, una delle più importanti istituzioni culturali del Paese, Andreina Contessa vedeva questo nel suo futuro. Una sfida complessa ma perseguita con tenacia e visione ampia, memore anche della lezione appresa negli anni trascorsi in Israele e in particolare nel periodo (che ricorda come tra i più formativi in assoluto) in cui è stata direttrice del Museo di Arte Ebraica Italiana Umberto Nahon.
L’ultima edizione del laboratorio giornalistico UCEI Redazione Aperta è stata l’occasione per fare il punto su varie iniziative che la vedono protagonista. Tra cui la recente erogazione di un finanziamento che, attraverso i fondi del Pnrr, permetterà di recuperare il percorso che collegava un tempo le scuderie alla costiera. Nascosto oggi dalla vegetazione, era utilizzato dai membri della famiglia imperiale nei loro spostamenti. Un viaggio nell’anima mitteleuropea di Trieste che si annuncia di grande curiosità e interesse. E un servizio in più per i sempre più numerosi visitatori di questa affascinante realtà alle porte di Trieste. Presto inoltre sarà avviata la realizzazione di uno spazio dedicato alla didattica in una serra non più in uso. Mentre giovedì 15 settembre Miramare festeggerà l’inaugurazione di Ars Botanica, mostra molto attesa di cui Contessa è la curatrice. In risalto una collezione di testi inediti emersi tra gli scaffali della biblioteca. Uno scrigno di libri mai rivelati “riguardanti la botanica, i fiori, le piante, i giardini” preservati grazie alle cure di Carlotta del Belgio, la moglie dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo.
Il 15, insieme alla mostra, prenderà il via una due giorni su “Musei verdi” e “Bellezza sostenibile”. Un altro tema che sta molto a cuore a Contessa. Convocati a Trieste i direttori e rappresentanti dei principali musei italiani dotati di un parco e impegnati da anni in un tavolo di riflessione “sulla complessità della gestione, conservazione, tutela, valorizzazione” di tali aree. All’interno di questo percorso una piattaforma di incontri, chiamata Tavolo verde, ha posto in particolare l’accento sui caratteri peculiari, le esigenze, le problematiche e i punti da valorizzare in un confronto costruttivo “per una riflessione su obiettivi comuni e necessari interventi operativi”. Il convegno si configura in questo senso “come continuazione allargata della condivisione iniziata e sviluppo concettuale e operativo”.
Nel gruppo storico di questo organismo i direttori di Gallerie degli Uffizi, Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este, a Tivoli, Musei Reali di Torino, Museo storico e Parco del Castello di Miramare, Reggia di Caserta, Museo e Real Bosco di Capodimonte.