Un tempo nuovo
Chiddùsh è parola polisemica, che in ebraico è utilizzata con significati diversi come: rinnovamento, rigenerazione, ma anche scoperta (soprattutto in relazione a nuove interpretazioni).
Quella polisemia diventa opportunità per pensare le molte strade di un concetto, ma anche le sfide che quel concetto pone quando si tratta di riprendere le misure del proprio tempo (non è vero forse che questa è la sfida che aspetta il dopo-Covid?).
“Rinnovamento” dunque non può – se si vuol proporre con una sua individualità culturale – risolversi solo o prevalentemente nella visione ciclica o nel ritorno al o la riscoperta del punto di partenza.
“Rinnovamento” deve produrre anche uno scarto, non solo nel tempo, ma anche nel passaggio dal tempo attuale a un tempo nuovo.
David Bidussa, storico sociale delle idee