Miramare e i suoi tesori: una mostra
per raccontare un’epoca

Quasi del tutto inesplorata fino ad oggi, la biblioteca del Museo Storico e del Parco del Castello di Miramare (Trieste) custodisce memorie significative e suggestive. “Ars Botanica. Giardini di carta”, la nuova mostra fortemente voluta dalla sua direttrice Andreina Contessa, che ne è anche la curatrice, va a indagare per la prima volta i preziosi volumi dedicati a botanica, fiori, piante e giardini raccolti in quegli spazi. Esibendoli al pubblico, che potrà fruirne a partire da domani, in un elegante e intrigante percorso.
Una delle idee di fondo dell’allestimento è che vi sia un pregiudizio da vincere sul quale Contessa, in passato direttrice del museo d’arte ebraica italiana Umberto Nahon di Gerusalemme, si era già soffermata durante l’ultima edizione del laboratorio giornalistico UCEI Redazione Aperta. “L’Ottocento – il suo pensiero – non è un secolo trascurabile dal punto di vista artistico come spesso si dice. Questa esposizione ci racconta infatti un secolo importante per le scoperte scientifiche, le esplorazioni e le innovazioni nelle tecniche di stampa”. In mostra tra gli altri libri che sono stati d’ispirazione per Massimiliano e Carlotta d’Asburgo, figure simbolo di Miramare, “poiché riflettono il loro vissuto intellettuale, culturale, artistico e scientifico”.
Sarà anche un’occasione per scoprire qualcosa di più sulla principessa Carlotta. Un personaggio, dice Contessa, “della quale si conoscono molte storie e poche verità”. Una certezza “è che ebbe un ruolo determinante nella scelta delle piante e delle essenze che furono piantate nel parco”. In mostra alcuni volumi di Pierre-Joseph Redouté dedicati alle rose. Altri libri di botanica scelti da Contessa hanno invece un’impostazione scientifica e dedicata allo studio e all’approfondimento, come la serie dei Jardin di Plantes, destinata all’orto botanico di Parigi. Libri che sono anche esempi rari di quanto il giardinaggio e l’arte richiamata nel titolo dell’iniziativa fossero in voga nell’Ottocento. Un secolo, ribadisce Contessa, “che vide una vera e propria esplosione di questa passione e, parallelamente, di tecniche diverse di stampa”.
Ars Botanica rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di crescita del museo e del parco. Una realtà sempre più apprezzata dal turismo sia italiano che straniero. “Miramare non è solo un museo, non è solo un parco botanico e un parco marino. È anche un laboratorio, un luogo di studio, di ricerca, di formazione, di didattica. È anche un luogo dove la ricerca scientifica è di casa”, raccontava Contessa al giornale dell’ebraismo italiano. Da questo punto di vista, aggiungeva l’ex direttrice del Nahon, “la mia esperienza a Gerusalemme spero possa essere utile per ricomporre un grande progetto che restituisca forza a tutte le sue potenzialità”.
Insieme alla mostra domani prenderà il via una due giorni su “Musei verdi” e “Bellezza sostenibile”. Convocati a Trieste i direttori e rappresentanti dei principali musei italiani dotati di un parco e impegnati in un tavolo di riflessione “sulla complessità della gestione, conservazione, tutela, valorizzazione”. Nel gruppo storico di questo organismo anche i direttori di Gallerie degli Uffizi, Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este, a Tivoli, Musei Reali di Torino, Museo storico e Reggia di Caserta, Museo e Real Bosco di Capodimonte.