“Teshuvà, impegno costante”

Si avvicinano gli Yamim Noraim, i dieci giorni “terribili” di introspezione e pentimento tra Rosh haShanah e Yom Kippur. Con l’occasione l’ufficio rabbinico e la Comunità ebraica di Livorno, in collaborazione con il centro rabbinico europeo, hanno organizzato una giornata di preghiera e studio di Torah. L’iniziativa si è aperta con una sosta presso le tombe di alcuni Maestri nel cimitero monumentale, è proseguita con un momento di preghiera in sinagoga e si è conclusa, seguita da una cena comunitaria, con una lezione di rav Avraham Yosef Shlita. Già rabbino capo di Holon e figlio dell’ex rabbino capo sefardita d’Israele rav Ovadia Yosef, il rav ha parlato del valore della Teshuvà e si è soffermato tra gli altri su un concetto: l’importanza del suono dello Shofar in quanto “voce di Dio” che deve spronare ad azioni rilevanti non solo in questo determinato periodo “ma nel corso dell’intero anno”. Al suo fianco rav Avraham Dayan, il rabbino capo della città, che gli ha dato il benvenuto in compagnia tra gli altri del presidente della Comunità ebraica livornese Vittorio Mosseri. Dopo Livorno rav Yosef si è recato a Roma, dove nelle prossime ore sarà protagonista di alcuni incontri e iniziative.