Trento e il cinema per il dialogo
Israele grande protagonista

Il cinema d’Israele grande protagonista alla 25esima edizione del Religion Today Film Festival che ha preso il via a Trento, con la presenza e partecipazione dell’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Raphael Schutz. “Sono un fan di quest’arte, uno strumento prezioso per comunicare. In Israele il cinema ha un’attenzione importante per le differenze, per l’eterogeneità che caratterizza il nostro Paese” ha esordito il diplomatico, che si appresta a festeggiare un anno dal suo insediamento.
Calorosa accoglienza, per lui, a Trento. Nei luoghi del festival e in particolare sotto la Tenda di Abramo allestita in piazza Battisti: un luogo pensato come spazio di incontro e confronto. Nello spirito di apertura al dialogo su cui si fonda, da sempre, questa iniziativa.
Quarantadue i film in concorso da 23 paesi diversi, 11 le anteprime nazionali, quattro quelle europee e una quella internazionale. Un impegno a fare da collante tra un appuntamento e l’altro: “Iniettare nella società odierna robusti anticorpi capaci di combattere i germi del razzismo, del radicalismo, dell’estremismo che minacciano dall’interno la nostra comunità, che fomentano l’odio anziché promuovere il dialogo”. Una sfida che riguarda da vicino anche l’ambiente del cinema. “Sappiamo che l’arte ha la potenzialità di influenzare le persone rispetto al modo in cui guardano al mondo, sia positivamente che negativamente. Questo è particolarmente vero nel cinema, che ha un linguaggio basato su immagini, musica e testo”, il messaggio dell’ambasciatore. Un invito, quindi, ad esercitare quest’azione in modo responsabile. Contestualmente Schutz ha inaugurato la mostra “Arte nella Shoah”, già proposta in primavera presso la Pontificia Università Lateranense e ora approdata al Polo Culturale Vigilianum. Ad essere proposta una serie di opere che “riflettono la tensione tra la propensione a documentare i tragici eventi subiti e il desiderio di affrancarsi attraverso l’arte per trascendere nelle dimensioni della bellezza, dell’immaginazione e della fede”. Memoria viva. Anche attraverso l’incontro.