“Dai libri agli incontri,
un’occasione per conoscersi”

L’importante è suscitare l’interesse del pubblico. Fare in modo che si diverta, che provi delle emozioni. Questa, spiega l’illustratrice Rutu Modan dal palco della Festa del Libro ebraico di Ferrara, è “la mia principale missione come artista”. Non lasciare indifferenti, ma costruire un dialogo con il proprio pubblico. Un impegno condiviso dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis che ha scelto proprio la fumettista israeliana per inaugurare la sua Festa, giunta alla tredicesima edizione. “Uno degli eventi culturali più importanti per noi, ma possiamo dire anche per il paese. – le parole del presidente del Meis Dario Disegni, aprendo la rassegna (15-18 settembre) – Quest’anno affrontiamo due temi: ebraismo e immagine da una parte; rinnovamento dall’altra”. Tema quest’ultimo che è al centro della Giornata europea della cultura ebraica – promossa in Italia dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – che si terrà domenica e che vede proprio Ferrara come città capofila. “Si è così creato un connubio tra la Festa e la Giornata che dà vita a un polo da cui promana, da Ferrara verso tutto il paese, la voglia di conoscersi, di abbattere gli steccati, di continuare a lavorare insieme per i valori che condividiamo”, sottolinea il direttore del Meis, rav Amedeo Spagnoletto. Ferrara è dunque l’epicentro quest’anno delle centinaia di iniziative che in tutta Italia – da Milano a Roma, da Torino a Trieste – apriranno le porte delle sinagoghe e delle comunità alla cittadinanza per parlare di ebraismo, di cultura, di tradizioni, di libri, di rinnovamento. Non a caso l’appuntamento che darà il via ufficiale alla Giornata, organizzato nelle sale della sinagoga ferrarese, si intitola: “Il rinnovamento nell’ebraismo: Ferrara, Italia, Europa”.
“Rinnovare significa cambiare – rileva il direttore del Meis – ma anche rendere diverso qualcosa che si aveva già, persino ritornare ad apprezzare idee e credenze che si erano messe da parte perché frettolosamente etichettate come superate. Significa darsi la possibilità di migliorare”. Di accrescere la propria conoscenza e, nel caso della Festa del Meis, di farlo attraverso le pagine dei libri, protagonisti assoluti, assieme ai loro autori, della rassegna. E così oltre Modan, tra gli ospiti internazionali a Ferrara ci sarà anche lo scrittore Joshua Cohen, che parlerà in anteprima in Italia del suo libro Premio Pulitzer I Netanyahu – Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile della storia di una famiglia illustre (Codice edizioni). E ancora un omaggio a Primo Levi attraverso opere che raccontano aspetti meno noti del celebre scrittore torinese.
In queste ore poi si è parlato di amicizia e razzismo con il dialogo organizzato al Meis tra Keren David, autrice di Le cose che ci fanno paura (Giuntina), e alcuni giovanissimi. Chi camminava per la centrale via Mazzini ha invece potuto ascoltare un approfondimento su cibo, religione e norme alimentari con la presentazione di libro Ricette e precetti (Giuntina) di Miriam Camerini, in dialogo con Shmuel Lampronti.
Iniziative dunque sparse per tutta la città che proseguiranno fino a domenica, quando sarà tutta l’Italia ebraica ad aprire le sue porte. A Roma, ad esempio, la mattina avrà come cuore il ciclo di incontri “Ebraismo e rinnovamento: spunti di riflessione”. A Milano si parlerà di Israele sotto diverse prospettive grazie anche alle analisi degli storici Georges Bensoussan e Benny Morris. A Torino la Giornata sarà occasione per soffermarsi sul grande progetto di traduzione del Talmud in italiano. E proprio al Talmud è dedicata la mostra che sarà inaugurata al Museo ebraico di Bologna. Si potrà invece scoprire il “giardino segreto” della “Scola Spagnola” a Venezia mentre uno spettacolo dedicato a Tullio Levi-Civita, in scena sabato sera, farà da anteprima al programma di Padova. Musica protagonista a Trieste con l’esibizione del New Original Klezmer Ensemble trio. E ancora appuntamenti, mostre, spettacoli dal Piemonte fino alla Sicilia per una Giornata dedicata a rinnovare la propria conoscenza dell’ebraismo e del mondo ebraico.