24 Elul 5630 – 24 Elul 5782
Ricordare Porta Pia
Centocinquantadue anni or sono era il 24 Elul come oggi quando Giacomo Segre, da Saluzzo, ufficiale del Regno d’Italia con il grado di capitano, intorno alle 5.20 del mattino comandò il fuoco d’artiglieria al quale viene attribuito di aver maggiormente concorso, se non del tutto, all’apertura della Breccia di Porta Pia. Era il 20 settembre 1870. Una volta festa nazionale, la ricorrenza del 20 Settembre è ormai ignorata dai più, probabilmente nel senso di ignorare proprio cosa sia stato quell’avvenimento quando, nel liberare Roma dal potere papalino avviandola a divenire a breve capitale d’Italia, si ebbe finalmente anche la disgregazione del ghetto romano. Eppure, al di là della commemorazione storica, ricordare Porta Pia è perorare la causa della laicità civile, ovvero il convivere, in autonomo e reciproco rispetto ciascuno verso l’altro, indipendentemente dal credere o dal non credere, nell’osservanza delle comuni leggi civili. La neutralità della sfera pubblica, elemento indispensabile per addivenire a una compiuta laicità civile, ha però ancora tanti passi da compiere. Nel mondo ebraico la invochiamo spesso, ma direi più per enunciare un principio che per perseguire un obiettivo reale e troppo spesso si sente usare “laico” o “laicità” in contrapposizione al sentimento religioso: una vera e propria mostruosità… Buona Porta Pia e Shanà Tovà!
Gadi Polacco
(20 settembre 2022)