Pensare il futuro,
sognare il passato

Perché nessuno interviene a sostegno di chi chiede pluralismo e libertà di parola a Mosca e a Teheran? Perché, penso, che schierarsi vorrebbe dire provare a pensare il futuro che vogliamo e non semplicemente avere nostalgia di passato.
Del resto, diciamocelo, non sappiamo come ci sveglieremo domani mattina. Navighiamo in acque sconosciute. Non si vede un porto o un approdo nelle vicinanze. A conferma che siamo a sognare il passato come porto sicuro.

David Bidussa, storico sociale delle idee