Barzelletta antisemita in sinagoga,
il caso in Consiglio comunale
“Comunità ebraica esige rispetto”

Negli scorsi giorni la barzelletta antisemita raccontata nella sinagoga di Genova da un assessore comunale ha suscitato molte reazioni a livello cittadino e nazionale. A una settimana e mezzo dall’accaduto, nel segno di una scelta che ha visto la convergenza di maggioranza e opposizione, il Consiglio comunale del capoluogo ligure ha votato un ordine del giorno in cui si esprime una netta condanna dell’episodio e si impegna l’amministrazione a “promuovere iniziative di formazione civica e culturale” sia in materia di contrasto all’odio antiebraico che di opposizione al razzismo nelle sue diverse sfumature. Un atto significativo, approvato all’unanimità, accompagnato da un momento di elaborazione a più voci. Molti gli spunti emersi. “Siamo soddisfatti, è stata un’occasione costruttiva di confronto” dice la presidente della Comunità ebraica cittadina Raffaella Petraroli Luzzati. Che non ha fatto sconti sulla gravità del fatto approfondito dal Consiglio, verificatosi nell’apertura dell’ultima Giornata Europea della Cultura Ebraica. Nel momento in cui le istituzioni sono invitate a portare un saluto e a lanciare messaggi di ben altro tenore rispetto a quelli ascoltati, lo scorso 18 settembre, da un pubblico attonito. “La nostra – ha sottolineato ai Consiglieri presenti – è una comunità costituita da cittadini genovesi che, come tali, partecipano alla vita della città in tante forme e dalla città esigono un rispetto e una considerazione ben diversi”. La speranza pertanto “è che questa seduta serva a sensibilizzare amministrazione e cittadinanza relativamente ai problemi della discriminazione, del razzismo e dell’indifferenza di molti nei confronti di questi temi sempre più impellenti nella società attuale”. In conclusione un invito: “Venite a conoscerci con la curiosità e l’interesse, che sono sempre la porta di accesso alla conoscenza e alla cultura”. Tra gli intervenuti l’ex presidente della Comunità ebraica Ariel Dello Strologo, candidato sindaco del fronte progressista nell’ultima tornata elettorale. Quello che è accaduto in sinagoga, ha evidenziato, “avrebbe potuto segnare una frattura fra le istituzioni e una parte della città”.