Italiani d’Israele, un voto in equilibrio

Mentre su base nazionale l’affermazione della coalizione di destra è stata molto netta – 44 per cento -, non così è avvenuto tra gli italiani d’Israele. Sommando infatti i dati della circoscrizione Israele e di quella autonoma che unisce Gerusalemme e territori palestinesi, la destra – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Meloni – ha ottenuto dieci punti percentuali in meno rispetto al dato finale nazionale, fermandosi al 34 per cento. Rimane la coalizione che da sola ottiene più voti, ma il risultato è decisamente inferiore rispetto a quello finale ottenuto, con gli italkim che hanno dato complessivamente più credito ai partiti che siederanno all’opposizione: il Pd, nei seggi israeliani, ha infatti ottenuto il 28 per cento (contro il 19 nazionale), Azione il 19 (contro l’8) mentre i Cinque Stelle sono arrivati al 18 (contro 15,4). Da Tel Aviv a Gerusalemme dunque la proposta della coalizione di destra non ha convinto, mentre il dato in comune con l’Italia è l’ulteriore diminuzione dell’affluenza. Già bassa in passato perché attorno al 12 per cento, è scesa ulteriormente: se nel 2018 sono stati 1920 gli aventi diritto che hanno votato, in questo 2022 il numero è sceso in modo significativo, con 1538 persone che hanno espresso le loro preferenze.