Ebraismo e genitorialità
Come anticipato la scorsa settimana da rav Roberto Della Rocca, uno dei temi che l’Area Cultura e Formazione dell’UCEI porrà al centro del dibattito al prossimo Moked è quello della genitorialità. Le questioni che ruotano attorno a questo grande tema sono molteplici: il ruolo dei genitori nei confronti dei propri figli fuori e dentro la comunità; come trasmettere l’identità ebraica in modo “emotivamente intelligente” e come costruire una relazione genitori-figli significativa proprio a partire dai valori ebraici; in che modo stringere un’alleanza tra una sana genitorialità e un sano senso di comunità, dove entrambe le dimensioni, famiglia e comunità, siano vissuti in senso positivo, come fonte di ricchezza e opportunità nel mondo di oggi, e non come limite o addirittura costrizione. Guiderà le riflessioni su questi grandi interrogativi un ospite d’eccezione, di fama ormai internazionale: rav Johnny Solomon. Rav Solomon è un rabbino inglese, trasferitosi in Israele, che parla alle nuove generazioni; secondo rav Ariel Di Porto, che conosce e segue rav Solomon da diverso tempo, egli avrebbe fatto proprio uno dei maggiori insegnamenti di rav Sacks di cui è stato allievo: la consapevolezza che la fede vive nelle relazioni, nel rispetto che abbiamo per il nostro partner, nel modo in cui alleviamo i nostri figli e nella maniera in cui estendiamo il nostro sentimento familiare ai vicini e agli stranieri. Piccoli gesti quotidiani che raccontano chi siamo e al tempo stesso forgiano la nostra identità, giorno dopo giorno. Non credo sia un caso che tale insegnamento nasca in seno alla cultura anglosassone che, grazie al contributo dei suoi grandi scienziati e filosofi, ha sottolineato quanto l’essere animale-umano sia naturalmente relazionale.
Attraverso questo sguardo l’Area cultura e formazione UCEI invita tutti coloro che vogliano farlo e lo ritengano utile, a riflettere insieme sulla genitorialità, tema relazionale per eccellenza che ogni persona o generazione affronta e declina in modo unico e irripetibile e su cui la tradizione ebraica ha molti spunti e scenari da offrire.
Ilana Bahbout
(13 ottobre 2022)