“Sostiene la Russia,
via l’Iran dal Mondiale”

Condannato con forza da Israele, che ha ricordato come la minaccia posta da Teheran rappresenti un tema globale e non soltanto regionale, il coinvolgimento iraniano nell’aggressione russa all’Ucraina ha portato a una richiesta ufficiale di esclusione del Paese dai prossimi Mondiali di calcio. Motivata, anche, dalla spietata repressione in corso sul fronte interno.
A fare un passo in questa direzione, in un messaggio inviato alla Fifa nelle scorse ore, è stata la Federcalcio ucraina. Un’iniziativa intrapresa in base alle “informazioni dei media sulle violazioni sistematiche dei diritti umani in Iran, che potrebbero violare principi e norme degli statuti Fifa, e tenendo in considerazione la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che riguarda l’imposizione di sanzioni all’Iran e il possibile coinvolgimento dell’Iran nella aggressione militare della Russia”.
Torna quindi a riscaldarsi il clima attorno al torneo, al via fra tre settimane e già oggetto di contestazioni veementi per via della scarsa considerazione dei diritti umani che contraddistingue le politiche del Qatar, ma anche a causa della vicinanza spesso manifestata verso gruppi radicali e terroristici. Tra gli altri Hamas, il movimento fondamentalista in controllo della Striscia di Gaza di cui proprio l’Iran è primo sponsor e garante.
La sponda offerta da Teheran a Mosca era stata al centro della recente missione del Presidente israeliano Herzog a Washington. “Ancora una volta – le sue parole – l’Iran dimostra di essere un paese di cui non ci si può fidare. Ovunque ci siano uccisioni, sofferenze e odio, lo troverete”. Le armi iraniane, insisteva Herzog, “giocano un ruolo importante nel destabilizzare l’ordine globale e la comunità internazionale dovrebbe giungere alle giuste conclusioni”. Uno scatto di consapevolezza necessario “ora e in futuro”.
La palla passa ora alla Fifa, che nel marzo scorso, insieme alla Uefa, aveva sospeso la Russia e le sue squadre da tutte le competizioni e la Nazionale dai playoff per i Mondiali in Qatar. Che curiosamente seguono quelli organizzati da Mosca nel 2018. C’è chi spera che, in caso di stretta anti-iraniana, a giovarne possa essere l’Italia in qualità di “ripescata” di lusso (è quella, tra le escluse, con il ranking più alto). Uno scenario che appare comunque improbabile.

(Nell’immagine: il quartier generale della Fifa a Zurigo)