Clotilde Pontecorvo (1936-2022)

Ha concluso la sua vita terrena Clotilde Pontecorvo, tra le più importanti esperte di psicologia dell’educazione e professore emerito dell’Università Sapienza di Roma in cui aveva insegnato psicologia dell’alfabetizzazione e psicologia dell’interazione discorsiva. Tra i molti temi di cui si è occupata nei suoi studi le modalità di acquisizione della lingua scritta, lo sviluppo di concetti sociali attraverso la discussione, i rapporti tra argomentazione e pensiero in contesti educativi, familiari e scolastici. Nata a Roma, scampata bambina alle persecuzioni nazifasciste, nel 1959 aveva conseguito la Laurea in Filosofia alla Sapienza con una tesi sul liberalismo politico di Benjamin Constant. Numerosi i libri e le pubblicazioni di cui è stata autrice. Tra gli altri La scuola come contesto. Prospettive psicologico-culturali (Carocci), Famiglie all’italiana. Parlare a tavola (Carocci), Psicologia dell’educazione (Giunti). Un punto di riferimento costante anche in ambito ebraico. Attraverso l’autorevolezza e qualità del suo pensiero, ma anche la forza dell’esempio. Come quando nel 2014 aveva concluso il proprio percorso di studi al Diploma universitario triennale in Cultura ebraica UCEI. Oggetto della tesi, premiata con un 110 e lode, il pensiero di Walter Benjamin rispetto all’infanzia. Dell’Unione, ai tempi di Tullia Zevi presidente, era stata anche Consigliera.
Di recente assieme ad Asher Salah era stata curatrice per Belforte dei diari di due giovanissimi ebrei che si ritrovarono a vivere l’esperienza del Risorgimento: Amalia Cantoni e Giuseppe Luzzatto. Uno spaccato formidabile, così sintetizzato da Pontecorvo: “Giuseppe gode di maggiore libertà, è irriverente un po’ con tutti, esce da solo e con gli amici, interagisce anche con le bambine e dedica parecchio tempo ai giochi di società e alle letture (da Ariosto a Tasso, da Hugo agli ‘Esempi di bella prosa e di bella poesia’, allora in voga). Amalia, invece, che è orfana da quando aveva 7 anni, cucina, rammenda, suona il piano, legge libri come la ‘Vita di Gesù’ di Renan, si occupa delle sorelline e non nomina mai altri uomini, fuorché il padre e il fratello”. Differenze illuminanti che – proseguiva Pontecorvo – rappresentano anche un invito: “Visto che conosciamo così poco i ragazzi di oggi, sarebbe importante che i loro genitori, nonni o insegnanti li esortassero a tenere un diario, a parlare di loro stessi”.
I funerali di Clotilde Pontecorvo si terranno lunedì 7 novembre alle 11 al cimitero del Verano.
Sia il suo ricordo di benedizione.