“Hashomer, realtà viva”

Solidarietà ed egualitarismo sociale sono due pilastri nell’azione dell’Hashomer Hatzair. Fondato nel 1913, uno dei movimenti giovanili ebraici più vitali sta entrando nel pieno dei festeggiamenti per i 110 anni dalla sua istituzione: un appuntamento al centro di molte iniziative anche in Diaspora, anche nell’Italia ebraica. Tra cui un open day che ha richiamato a Roma oltre un centinaio di persone tra attuali e vecchi affiliati. L’attività, apertasi con la condivisione di alcuni documenti e immagini d’archivio, si è incentrata su una delle figure più importanti a calcare la scena politica d’Israele: l’ex premier Itzhar Rabin, di cui cadeva negli scorsi giorni il 27esimo anniversario dall’assassinio da parte di un estremista di destra.
“Quella di Rabin è una figura essenziale nel nostro percorso educativo e di formazione. Molte sono le attività che gli vengono dedicate durante l’anno per approfondire il lascito della sua visione” racconta Samuele Spagnoletto, uno dei madrich dell’Hashomer. L’iniziativa romana è stata caratterizzata da un’importante partecipazione in diverse fasce d’età. “Un segnale importante che attesta l’impegno dell’Hashomer, il suo essere un punto di riferimento per tanti. C’è stato un grande orgoglio nel ripercorrere questi 110 anni e nel tracciare le prospettive di lavoro futuro”, conferma Spagnoletto. A portare una riflessione, tra i vari ospiti intervenuti nel corso della giornata, la presidente UCEI Noemi Di Segni e quella della Comunità di Roma Ruth Dureghello.