Il nuovo numero di Pagine Ebraiche
Ebrei italiani, la Storia e le storie
La vicenda dell’ebraismo italiano si dipana lungo oltre duemila anni di storia e presenza sul territorio. A raccontarla sono itinerari, musei, iniziative culturali. Di recente anche le pagine di un libro, scritto dalla professoressa Anna Foa, che si candida ad essere un punto di riferimento imprescindibile in questo campo.
Oltre a ciò a parlare è anche la vitalità di luoghi tornati all’uso pubblico. Come testimonia tra le altre la cerimonia di riapertura di una sinagoga ad Alessandria, festeggiata appena pochi giorni fa.
È il filo conduttore del dossier “Una storia italiana” che trovate all’interno del numero di novembre di Pagine Ebraiche in distribuzione. Uno sguardo sui tanti e diversi progetti volti a valorizzare questo patrimonio, il suo significato e la sua eredità.
Il giornale si apre nel segno delle nuove sfide e dei nuovi mandati rabbinici che hanno contraddistinto l’inizio dell’anno ebraico 5783, della nuova fase di condivisione delle linee guida sull’antisemitismo nel mondo della scuola, delle novità elettorali tra Italia e Israele.
L’intervista del mese è allo scrittore Premio Pulitzer Joshua Cohen, incontrato dalla redazione durante una sua residenza in Laguna su invito dell’associazione Beit Venezia. Un’occasione per parlare, oltre che del suo libro sulla famiglia Netanyahu, dei suoi punti di riferimento nella letteratura italiana. Da Sciascia a Malaparte, da Pavese a Levi, da Bassani a Svevo. “Li ho scoperti nella mia adolescenza, tra i 14 e i 18 anni”, racconta l’autore newyorkese. Che rivela anche la sua ammirazione per Joseph Roth, uno dei più grandi scrittori del Novecento, di cui ha ripercorso i passi nella natia Brody.
Tra i temi delle sezioni successive del giornale, in Eretz si parla della storica intesa sui confini marittimi siglata tra Israele e Libano, in Orizzonti delle tensioni tra governo russo e movimento Chabad, in Economia della Shechitah e delle sue possibili tutele a livello europeo.
Il ritratto è dedicato a Giacomo Saban, da poco scomparso. Da Istanbul a Roma “l’identità plurale di un leader” che ha lasciato il segno. L’apertura della Cultura è per il nuovo libro del rav Roberto Della Rocca sulla sfida di camminare nel tempo insieme alla Torah. Altro libro sul quale ci si sofferma è il saggio scritto da Arturo Mazzarella sulla Shoah oggi “nel conflitto delle immagini”.
Quattro pagine di Cinema ruotano attorno alla presentazione di un documentario sul processo contro alcuni criminali nazisti tenutosi a Kiev nel 1946. Un’operazione di immenso valore che si basa anche su materiali inediti d’archivio. Conclusione con lo Sport e nuove imprese di solidarietà oltre la dimensione agonistica che vedono Israele protagonista.