La scelta di Liliana

Durante il Forum Nazionale delle Donne Ebree organizzato a Milano dall’Adei Wizo la senatrice a vita Liliana Segre ha annunciato che denuncerà un no vax che l’ha minacciata di morte. Affermazioni che trovano risonanza sulla stampa italiana in articoli e commenti. Tra gli altri Massimo Gramellini, nel suo Caffè sulla prima pagina del Corriere, scrive: “Quel che più colpisce, in questa disfida surreale, è il profondo squilibrio di ironia tra le parti in causa. Mentre i complotto-vittimisti che maledicono la Segre si prendono terribilmente sul serio, il bersaglio dei loro improperi si protegge con un’arma di difesa che gli altri ignorano: il senso dell’umorismo. A quelli che ancora ieri le auguravano di morire tra atroci tormenti, la senatrice ha risposto: ‘Ho 92 anni, portate un attimo di pazienza’. Poi, dopo 92 anni, si è finalmente rotta le scatole e li ha denunciati”. Così Elena Loewenthal sulla Stampa: “C’è qualcosa di unico nel suo modo di raccontare. La voce ferma, ogni tanto uno sguardo di ironia dolce – verso il mondo e verso se stessa. Ci si ritrova più volte in piedi ad applaudirla e sentire addosso le sue parole”. Ad animare l’evento, riporta il Corriere Milano, “intellettuali, docenti, politiche e scrittrici”.

In una intervista con la Gazzetta dello sport la presidente UCEI Noemi Di Segni ha chiesto al mondo del calcio una reazione coesa e concreta contro i cori antisemiti che ancora infestano le curve. Oggi in evidenza le parole del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina: “Certi fenomeni si contrastano con forme di repressione, educazione e soprattutto prevenzione. Come Federazione abbiamo un ottimo rapporto con la presidente dell’UCEI Noemi Di Segni e stiamo cercando di costruire insieme dei percorsi formativi di massima collaborazione”. Gravina ha anche aggiunto: “Stiamo chiedendo massima collaborazione, anche attraverso le nostre norme, alle società”. L’obiettivo è che si “identifichino i soggetti responsabili per punirli doverosamente”. Ad esprimersi anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Secondo il numero uno dello sport italiano “spesso si fanno tanti passi indietro rispetto a quelli che sono i presupposti buoni che il calcio porta avanti”.

Polemiche per la circolare del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sul 9 novembre e le libertà da festeggiare. “Peccato che nella sua lunga (e irrituale) lezione di storia sui mali del comunismo, si sia scordato di un altro 9 novembre: quello della famigerata Kristallnacht”, chiosa tra gli altri il Corriere. “Nella Giornata della libertà la destra dimentica il fascismo”, accusa Repubblica.
In una intervista con il quotidiano il ministro afferma: “Ci sono tante giornate e in ciascuna si celebra un evento di particolare rilievo: il 27 gennaio la liberazione del campo concentramento di Auschwitz dal mostro dell’antisemitismo, il 25 aprile la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e il 9 novembre la liberazione dell’Europa dal comunismo. Non vedo il problema, sono figlio di un partigiano della Brigata Garibaldi, non accetto lezioni da chi non ha mai rischiato la vita per combattere il nazismo”. Dice Valditara: “C’è chi è amico di Israele e chi è amico di Hamas. Io sono amico di Israele”.
Sul tema dei migranti è scontro con la Francia e l’Europa. Secondo La Stampa “è un’Italia sempre più chiusa, disumana e lontana dal diritto; Giorgia Meloni, invece, assicura che ‘sta rispettando tutte le convenzioni internazionali'”. Tra i vari soggetti in campo la Commissione europea “con un’inusuale nota, diffusa nel tardo pomeriggio, per chiedere ‘lo sbarco immediato, nel luogo sicuro più vicino, di tutte le persone salvate che si trovano a bordo dell’Ocean Viking'”.

Su Avvenire una riflessione di rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano e presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana, sui temi che caratterizzeranno la prossima giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei: “Sono passati molti anni dalla sua istituzione, con scelte concordate e condivise abbiamo affrontato l’intero ciclo delle ‘Dieci Parole’ (i Dieci Comandamenti), poi le cinque Meghillot. Per quest’anno ci è stato proposto di trattare il brano profetico di Isaia 40. Abbiamo subito accettato”. Il rav sottolinea che ciò è avvenuto “con un certo stupore, perché nella comunità ebraica quel brano è vissuto con tale intensità che ci sembrava strano che avesse tanta importanza per un pubblico cristiano”.

L’opportunità di un Mondiale di calcio in Qatar continua a far discutere l’opinione pubblica. “Anche se ormai è tardi – segnala il Corriere – la voglia di boicottaggio monta, soprattutto in Germania, in prima fila per i diritti dei lavoratori che hanno pagato un prezzo altissimo per la trasformazione del Qatar (8 stadi nell’arco di 70 chilometri, con tutte le infrastrutture annesse), per l’impatto ambientale assurdo (negli stadi c’è l’aria condizionata) e per i diritti Lbgt (le leggi del Paese sono severissime in materia)”.

Commemorata a Firenze la partenza del primo convoglio diretto ad Auschwitz, avvenuta il 9 novembre del 1943. Oltre 300 gli ebrei fiorentini rastrellati in città, “compresi bimbi e anziani, ammassati su alcuni vagoni” (La Nazione).

Adam Smulevich

(10 novembre 2022)