Gerusalemme, il terrore
torna a uccidere

Aveva 16 anni Aryeh Shtsupak, la giovanissima vittima del duplice attacco terroristico che ha colpito Gerusalemme nelle scorse ore. Quando uno degli ordigni è esploso si stava dirigendo in una yeshivah, una scuola religiosa ebraica situata nelle vicinanze. Secondo quanto riporta la stampa israeliana Shtsupak era un cittadino canadese e viveva nel quartiere di Har Nof.
Numerosi i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Il primo attacco è avvenuto alle 7 ora locale con l’esplosione di un ordigno a una fermata di un autobus all’ingresso della città a nord. Mezz’ora dopo un’altra esplosione si è verificata a un’altra fermata poco distante.
Il Presidente dello Stato ebraico Isaac Herzog, commentando l’accaduto, ha testimoniato la propria vicinanza “ai familiari delle vittime”, esprimendo l’auspicio di una pronta “guarigione dei feriti”. Herzog si è anche detto certo del fatto che le forze di sicurezza “agiranno con tutta la loro forza per sradicare il terrorismo in generale, e in particolare i responsabili degli attacchi odierni”.
Il commissario della polizia israeliana Kobi Shabtai, visitando i luoghi colpiti dai terroristi, ha detto che potrebbero esserci stati due attentatori. “È un tipo di attacco che non si vedeva da anni” ha dichiarato Shabtai, invitando i cittadini a stare attenti ai pacchi sospetti. Due paramedici intervenuti sulla scena del primo attacco hanno raccontato di aver sentito l’esplosione mentre si trovavano alla stazione del Magen David Adom: “Abbiamo avvertito una forte esplosione e siamo subito andati sul posto. Due feriti erano sdraiati in gravi condizioni: uno di loro era un ragazzo di 16 anni”.