La nuova edizione di Nessiah
“Precetti e creatività,
in viaggio nell’arte ebraica”

L’arte ebraica “tra precetti e creatività” sarà il filo conduttore dei setti appuntamenti, tutti dal vivo, che caratterizzeranno la ventiseiesima edizione di Nessiah (27 novembre-11 dicembre). Presentato quest’oggi in conferenza stampa, lo storico festival della Comunità ebraica di Pisa vedrà la combinazione di elementi di letteratura, teatro e musica. Un ricco programma con inediti e opere commissionate per l’occasione a giovani artisti. “Uno spettacolo teatrale, ‘Anime’, ispirato al libro dello scrittore israeliano Roy Chen scritto per il festival da Annick Emdin, e l’Opera da Camera ‘Il guanto nero’, ispirata alla vita di Marc Chagall, composta da Delilah Gutman e prodotta dalla Compagnia FuoriOpera” spiega Andrea Gottfried, direttore artistico del festival e suo fondatore. Il rapporto con l’arte permea da sempre l’avventura di Nessiah, tra le più longeve iniziative culturali dell’ebraismo italiano. Quest’anno la scelta è stata di rendere in modo ancora più esplicito alcuni nodi e complessità. “L’iconoclastia ebraica, in virtù del divieto biblico esplicitato nel secondo comandamento, ha infatti generato tutta una serie di divieti che in qualche misura hanno però stimolato la creatività” la riflessione posta non a caso da Gottfried, nel delineare la traccia di quest’anno insieme a rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico, oltre che al presidente della Comunità ebraica cittadina Maurizio Gabbrielli. Nel predisporre questa edizione l’impegno è stato quello di intensificare “il dialogo e il contributo della città”. In un momento di sfide e difficoltà, in Italia in generale e nel settore della cultura in particolare, una possibilità di rilancio “attraverso creatività e nuove produzioni”. Protagonisti anche tanti luoghi di Pisa: la sinagoga, naturalmente; ma anche lo Spazio Arsenale, l’Auditorium di Palazzo Blu, il Teatro Sant’Andrea e la Gipsoteca di Arte Antica.
Aprirà il programma domenica 27 alle 11.30 una conferenza sull’Arte Ebraica con Amedeo Spagnoletto, direttore del Meis di Ferrara, nonché sofer, scriba e restauratore di manoscritti ebraici, e Carlotta Ferrara degli Uberti, docente di Storia Moderna all’Università di Pisa, cui seguirà alle 18 un concerto dedicato ai canti sinagogali della tradizione italiana con la voce di Ville Lignell. Tra gli appuntamenti in agenda il 30 novembre alle 18.30 la proiezione del film “I am not there”; il 7 dicembre una conferenza/proiezione “No direction (Home)” a cura di Roberto Zadik, che affronterà il rapporto tra musica poesia e disegno, e l’11 dicembre il concerto di chiusura “Nuanche Ebraiche”. Un omaggio alla musica classica del Novecento ispirata al folklore ebraico. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.