Dalla cronaca corrente
Seguendo la cronaca corrente, vedo che finalmente si scopre la connotazione essenzialmente illiberale del Pentateuco, ed essendo possibile nutrire delle riserve nei suoi riguardi quale fonte di diritto, sarebbe altrettanto rispettabile se, giunti al governo, si decidessero di abrogare undici comandamenti su dieci con un decreto legge, poiché ai sensi dell’articolo 77, c. 2 della Costituzione, sarebbero palesi la necessità e l’urgenza. Ma perché non vedere da dove si è lumeggiato sugli equivoci? “Si tratti di un nativo del paese tra gli Israeliti o di uno straniero che soggiorna in mezzo a voi, avrete un’unica legge per colui che pecca per errore” (Numeri 5:29). E ciò, con una sola riserva, che promana da S. Tommaso d’Aquino: “L’errore aggiunge un atto all’ignoranza: si può essere ignoranti senza commettere errori; ma quando s’esprimono giudizi su cose non conosciute, si erra” (De Malo, 3.7).
Emanuele Calò, giurista
(25 novembre 2022)