Patrimonio librario ebraico:
storia, catalogazione e tutela

Affascinante e complessa è la storia della catalogazione e tutela del patrimonio librario ebraico italiano. “Judaica cognoscenda et custodienda”, un convegno promosso da UCEI e Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, sarà l’occasione per ripercorrerla nelle sue tappe più significative e orientare le scelte future. A guidare il ragionamento personalità provenienti dal mondo della biblioteconomia, della storia dell’arte e della stampa, della catalogazione e dell’archivistica.
L’appuntamento è per la mattina di giovedì 1 dicembre, nei locali del Centro Bibliografico UCEI dove la Fondazione ha la propria sede. Una data non casuale quella scelta per invitare a una riflessione: nella stessa data, esattamente cinquecento anni fa, veniva stampata la prima edizione integrale del Talmud. Due esemplari di pregio accoglieranno i partecipanti: un incunabolo del 1475 e un volume del Talmud stampato da Daniel Bomberg. L’incontro, realizzato grazie al contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, si aprirà alle 9.30 con i saluti del presidente della Fondazione Dario Disegni, della presidente UCEI Noemi Di Segni e di un rappresentante del Ministero.
Si entrerà poi nel vivo dei lavori. La prima sessione, dedicata a storia e specificità del libro ebraico, vedrà gli interventi di Giancarlo Lacerenza (Università di Napoli L’Orientale), che parlerà di “Incunaboli ebraici e stampatori ebrei nell’Italia del Quattrocento”, e di Angelo Piattelli, esperto e perito di stampe e manoscritti ebraici, che racconterà “la stampa del Talmud in Italia” nel suo dipanarsi storico. In seguito ad essere affrontato sarà tema della catalogazione, con una fotografia sullo stato dell’arte. A parlarne Andrea De Pasquale (Direttore generale e Sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato), che disquisirà di “Catalogazione dei libri ebraici nelle biblioteche statali: storia, informatizzazione e progetti”, Gloria Arbib, Consigliera dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Steering Committee del progetto I-Tal-Ya books, che esporrà “il progetto UCEI di censimento dei fondi ebraici italiani”, Ahava Cohen, responsabile della sezione di catalogazione della National Library of Israel, con una relazione su “Internationalizing cataloging rules and the challenge of Judaica”. La terza sessione, sui “problemi di ieri e di oggi” in tema di preservazione del patrimonio, avrà tra i relatori Maria Luisa Riccardi, restauratrice, già vice–Direttore e docente presso la Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro, che parlerà di “Conservazione dei beni librari: due o tre cose che so di lei”, Leandro Gottscher, del Laboratorio per il restauro del libro L. e C. Gottscher, che illustrerà il “restauro di quattro Haggadoth”, Andreina Draghi, storica dell’Arte e Consigliera della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, che discuterà di “musealizzazione del patrimonio scritto”, Anna Di Castro, anche lei Consigliera della Fondazione, con una relazione su “Fra ricognizione di fonti disperse e tutela del patrimonio archivistico e bibliografico: il caso della Comunità ebraica di Siena”, Alessandra Barbuto, coordinatrice del gruppo di lavoro per lo studio e la ricerca sui beni culturali sottratti in Italia agli ebrei tra il 1938 e il 1945, il cui intervento è intitolato “Scaffali vuoti”. Modererà l’evento Giorgio Segré, referente del Centro Bibliografico e componente della Giunta della Fondazione.
Il convegno potrà essere seguito in diretta dalla pagina Facebook e Youtube della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e dalla webtv dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane