Un bilancio per il futuro,
via libera dal Consiglio UCEI

Il Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane riunito quest’oggi a Roma ha approvato a maggioranza il bilancio preventivo per il 2023. Nell’introdurre i numeri sottoposti all’esame del Consiglio, l’assessore al Bilancio Davide Romanin Jacur ha sottolineato come la diminuzione di entrata relativa alla quota di Otto per Mille spettante all’UCEI rispetto ad esercizi passati abbia comportato “un faticoso riassestamento rispetto ai criteri di composizione del preventivo del 2022”. In questo senso, ha specificato, rimarranno comunque immutate le percentuali di destinazione a comunità, enti, progetti strategici e costi strutturali, assorbendo “pro quota” il ridimensionamento del gettito. “Se nel corrente esercizio si potevano misurare gli effetti delle molteplici azioni messe in atto per il contenimento della spesa, pur rapportata alle reali possibilità inerziali di un ente di carattere pubblico e polivalente, in questo bilancio possiamo solo confermare in via generale gli obiettivi raggiunti”, la sintesi di Romanin Jacur. Nel documento, già approvato dalla Giunta, l’assessore segnala come l’ebraismo italiano sia oggi chiamato a rispondere sempre più “ad importanti sfide, minacce, rischi, trasformazioni”. Vari Consiglieri hanno preso la parola. Michele Boccia ha sostenuto l’esigenza che vada a formarsi un gruppo di lavoro specificamente dedicato all’Otto per Mille. Roberto Jarach la necessità che tutti gli iscritti alle Comunità diano il proprio sostegno all’Unione (“in alcune realtà le firme sono meno degli iscritti”). Ruth Dureghello e Alex Zarfati hanno parlato rispettivamente di “problema patologico dell’Otto per Mille” e di “costo complessivo della macchina alto”. L’assessore all’Educazione Livia Ottolenghi, nel replicare a queste osservazioni, ha invitato a valutare il riverbero di tali costi: “Non solo macchina per la macchina, ma servizi per comunità e persone”. Intervenendo a margine di queste considerazioni, l’assessore al Bilancio ha svolto alcune riflessioni, sottolineando la coincidenza tra il maggior numero di firme per l’UCEI e il momento di massima distribuzione sia interna che esterna del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche. “Cancellata un certo tipo di diffusione, le firme sono calate. È una delle possibili letture rispetto a questi numeri”, la sua valutazione. L’assessore ha inoltre proposto una panoramica sui vari coefficienti (numero iscritti/firme) conseguiti localmente dalle 21 Comunità, rimarcando alcune significative differenze tra città e città. Critiche all’operato dell’Unione sono poi arrivate dai Consiglieri Alessandro Sermoneta e Ruben Della Rocca. Secondo quest’ultimo, che ha definito il governo dell’ente “autoreferenziale”, la comunicazione sarebbe “alla base del deficit”. Per Sermoneta la Commissione sul Bilancio, di fatto, “non ha potuto formulare proposte alternative”. Il Consigliere ha anche sottolineato come “le Commissioni debbano essere uno spazio di ragionamento da presentare al Consiglio, altrimenti non hanno senso”. Obiettivo dell’UCEI, ha quindi affermato la presidente Noemi Di Segni, “è rappresentare l’ebraismo italiano e agire per il bene delle Comunità”. Il bilancio, il suo pensiero, si inserisce in una contingenza “con vari punti interrogativi” e “in cui si cerca di ragionare sulle esigenze”.
La riunione di Consiglio, apertasi con alcune parole di Torah da parte del rav Giuseppe Momigliano, è proseguita con l’approvazione dei progetti delle Commissioni, un confronto su questioni relative a Comunità e rappresentatività sul territorio e un focus sull’area comunicazione. Il Consiglio ha dato il via libera ai progetti sottoposti stamane, dedicati alla promozione dei valori dell’Articolo Tre della Costituzione e ad alcuni impegni per l’educazione e la formazione integrativa. Apprezzamento è stato inoltre testimoniato verso un ulteriore progetto con oggetto la pubblicazione di alcuni Siddurim volti a favorire la consapevolezza ebraica dei più giovani. A illustrare tali iniziative al Consiglio, rispettivamente, i Consiglieri Saul Meghnagi, Alex Zarfati e Sara Modena. In materia di comunicazione la presidente UCEI Di Segni ha annunciato l’intenzione “di convocare un Consiglio dedicato esclusivamente a questo tema, mettendo già oggi qualche primo punto cardinale”. A seguire l’assessore competente Davide Jona Falco ha tenuto una relazione sui primi dodici mesi di lavoro, soffermandosi sui diversi fronti d’azione e menzionando alcune recenti novità relative alle testate edite dall’UCEI. Tra le altre il passaggio dall’area Pilpul al nuovo spazio riservato alle Opinioni. Secondo l’assessore, componendosi la comunicazione di vari servizi e tasselli, vi sarebbe la necessità di una figura di coordinamento generale. In apertura di Consiglio sono state rese note le dimissioni dell’ex rabbino capo di Venezia rav Daniel Touitou dalla Consulta Rabbinica. Al suo posto, è stato annunciato, è da ritenersi “cooptato” il primo dei non eletti: il rabbino capo di Milano e presidente dell’Ari rav Alfonso Arbib.