“Educazione ebraica, il nostro impegno”

Rabbini, direttori di scuole, docenti, educatori, giornalisti. Voci e contributi diversi caratterizzeranno gli Stati Generali dell’Ebraismo Italiano che si sono aperti in queste ore a Roma su iniziativa dell’UCEI. Un confronto ampio incentrato su sfide e prospettive per l’educazione ebraica in Italia. “Si tratta di tematiche di assoluta rilevanza per l’ebraismo italiano. Un’occasione per riflettere su dove andiamo e cosa stiamo facendo”, ha rilevato nel suo saluto introduttivo la presidente UCEI Noemi Di Segni. “Attraverso il filo rosso dell’educazione – il suo messaggio – questi Stati Generali ci daranno la possibilità di capire il nostro ruolo come istituzione, come educatori, scuole, famiglie; come ebraismo italiano proteso in uno sforzo declinato sia all’interno che all’esterno”. Un apprezzamento è arrivato dal neo ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar. “In ogni città il primo incontro che faccio è con i rappresentanti della comunità ebraica. Quella italiana – il suo pensiero – è una comunità molto attiva, anche scolasticamente”. Il diplomatico, insediatosi a settembre, si è soffermato sulla complessità e articolazione del sistema educativo israeliano. E sulle possibilità di un costruttivo apporto anche per le scuole dell’ebraismo italiano. Un accenno, tra gli altri, anche al nuovo governo in formazione: “So che esistono delle preoccupazioni. Esistono anche in Israele per la verità. Ma c’è una cosa di cui sono convinto al cento per cento: la solidità della democrazia israeliana, il suo spirito aperto al dialogo”.
A portare il saluto delle istituzioni il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “La cultura ebraica non è separata dalla cultura italiana, ma ne è uno dei pilastri. È qualcosa di strettamente connesso, fondamentale”, ha esordito. Al riguardo, ha poi aggiunto, “darò il massimo sostegno affinché la cultura ebraica possa avere uno spazio importante nel Paese”. Tra gli impegni annunciati in tema di Memoria l’intenzione del ministro è quella di attivare “un tavolo volto a reperire le risorse economiche necessarie alla realizzazione di un Museo della Shoah a Roma”. Oltre a ciò, ha detto, “raccogliendo una segnalazione della senatrice Segre, mi sono attivato con le ferrovie dello Stato affinché il Memoriale della Shoah di Milano sia opportunamente segnalato: ciò avverrà il prossimo 27 gennaio”. A stimolare il dibattito, prima dell’avvio delle sessioni tematiche di approfondimento in programma sia oggi che domani, gli interventi del direttore dell’area Educazione e Cultura UCEI rav Roberto Della Rocca, dell’assessore alle politiche educative dell’ente Livia Ottolenghi e del direttore del quotidiano La Repubblica Maurizio Molinari. Il rav Della Rocca su “La continuità ebraica e il ruolo dell’educazione”, l’assessore Ottolenghi su “L’approccio UCEI e la rete istituzionale”, Molinari su “Come adattare la conoscenza alle sfide di un mondo che cambia”.
Nell’aprire i lavori degli Stati Generali la presidente dell’Unione ha rivolto un pensiero a due figure dell’ebraismo italiano recentemente scomparse, segnalando l’attualità e intensità del loro lascito: Giacomo Saban e Clotilde Pontecorvo. Mentre il ministro ha menzionato alcune iniziative compiute nelle prime ore dall’insediamento: un incontro con i vertici della Comunità ebraica romana e un omaggio alla figura di Benedetto Croce, anche in quanto promotore del “manifesto degli intellettuali antifascisti”.