“L’Italia isoli l’Iran”

I Mondiali di calcio restano l’occasione per parlare anche di altri temi. La prossima sfida tra Usa e Iran, decisiva ai fini della qualificazione, viene così a caricarsi di molti e diversi significati. “Vecchie ferite e nuovi drammi: Usa-Iran è più di una partita”, titola ad esempio il Corriere. Le due compagini si incontrarono già ai Mondiali di Francia, 24 anni fa, e la vittoria allora conseguita dagli iraniani – si sottolinea – fu presentata a Teheran “come una vittoria contro il Grande Satana”.
Rischia intanto la pena di morte il rapper Toomaj Salehi, che è stato gli ispiratori della contestazione al regime. Nelle scorse settimane, riferisce La Stampa, “aveva pubblicato il video di una canzone che era stata interpretata come una forma di sostegno alle proteste”. E, intervistato dalla Tv pubblica canadese, aveva affermato che “abbiamo a che fare con una mafia pronta a uccidere l’intera nazione pur di mantenere il suo potere, i suoi soldi e le sue armi”. Sulla Stampa una lettera aperta di donne e uomini iraniani, che all’Italia chiedono: “È giunto il momento di prendere iniziative concrete per isolare il governo iraniano, un governo che viola i diritti umani e usa la violenza più efferata per reprimere l’espressione democratica e pacifica del suo popolo”.

“Seguo con preoccupazione l’aumento della violenza degli scontri che da mesi avvengono in Palestina e in Israele. Mercoledì scorso due vili attentati a Gerusalemme hanno ucciso due persone e ferito un ragazzo israeliano e nello stesso giorno negli scontri armati a Nablus è morto un ragazzo palestinese. La violenza uccide il futuro”.Così papa Francesco, durante l’Angelus, nel commentare le ultime vicende del Medio Oriente. Le sue riflessioni sul tema sono segnalate dal Tempo.

“Per gli ebrei la fede è innanzitutto umana, è un atto di fiducia che si regge anche senza un oggetto in cui credere, ma anche per i cristiani questa fede resta primaria come atto assoluto che si consuma nel quotidiano rapporto con gli altri”. È quanto scrive, su Repubblica, l’ex priore di Bose Enzo Bianchi.

Sono in svolgimento a Roma gli Stati Generali dell’ebraismo italiano. Ad inaugurarli un saluto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, di cui Repubblica riporta due concetti: “Mi sto adoperando per la realizzazione del museo della Shoah a Roma” e “La cultura ebraica è uno dei pilastri della cultura nazionale”.

Il Foglio, nelle sue pagine internazionali del lunedì, traduce un articolo di Le Monde relativo alla “banalizzazione della violenza antisemita negli atenei francesi”. A denunciare tale deriva tre professori universitari, secondo i quali questa situazione si iscriverebbe “in un contesto più vasto: scritte nelle strade francesi, sulle porte degli appartamenti, ripetuti crimini contro francesi di confessione ebraica, implacabilmente assassinati”.

Polemiche per la scelta di Fratelli d’Italia di intitolare un proprio circolo a Retorbido-Codevilla, centri dell’Oltrepò Pavese, a Italo Balbo. Ne parla il Corriere Milano, evidenziando la presenza della deputata Paola Chiesa e la sua replica a chi ha contestato l’opportunità di omaggiare un simbolo del fascismo e dello squadrismo quale fu Balbo: “Rispondo con una pernacchia”.

È scomparsa all’età di 90 anni Licia Pardini, che bambina scampò all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Era sorella della vittima più piccola della strage nazifascista. Quando Anna Pardini fu assassinata aveva appena venti giorni di vita (Repubblica Firenze).

Adam Smulevich

(28 novembre 2022)