La Shechitah e le tutele in Europa

Il tema della macellazione rituale in Europa è molto delicato. A più riprese diversi paesi hanno cercato di vietarla o di limitarla con motivazioni differenti, dal Belgio alla Grecia. Questo nonostante la voce ebraica e islamica si sia fatta sentire per chiedere la tutela della pratica in virtù della libertà religiosa. Un argomento portato di recente anche in sede Ue, attraverso una riunione organizzata a Bruxelles sul tema della macellazione casher e halal. All’evento, convocato dalla responsabile dell’Unione Europea per la lotta all’antisemitismo Katharina von Schnurbein, hanno partecipato esponenti del mondo ebraico e islamico. Assieme a loro altre autorità nazionali, inviati speciali e coordinatori per la lotta all’antisemitismo e all’odio antimusulmano, organizzazioni internazionali ed esperti indipendenti sul tema della macellazione. L’idea alla base dell’evento era quella di promuovere “una discussione aperta, franca e costruttiva tra le comunità religiose e le autorità nazionali”. Per il presidente della Conferenza dei rabbini europei rav Pinchas Goldschmidt si è trattata, in questo senso, di “una iniziativa degna di nota”.
“Come ebrei, abbiamo bisogno della piena libertà di praticare la nostra religione. Dobbiamo poter produrre carne casher, educare i nostri figli e mantenere le nostre tradizioni e il nostro stile di vita. Eppure attualmente, in tutto il continente, queste libertà sono minacciate. La Shechitah (macellazione rituale) in particolare è insidiata da governi ostili”, le parole di rav Goldschmidt. Per spiegare in cosa consista la Shechitah e quali siano le regole ebraiche per evitare il più possibile agli animali sofferenza è stato distribuito un documento redatto insieme dal Congresso ebraico europeo, dal Congresso ebraico mondiale e dalla Conferenza dei rabbini europei. In rappresentanza della Commissione Ue è intervenuto il vicepresidente Margaritis Schinas, che ha ribadito l’importanza di tutelare i diritti delle minoranze religiose. Al riguardo ha osservato: “È nostro dovere fare in modo che si sentano a casa in Europa e siano in grado di vivere, praticare e celebrare la loro fede come ogni altro membro della società”. Rispetto alla macellazione Schinas ha ricordato come si siano svolti molti dibattiti pubblici in questi anni per cercare “soluzioni equilibrate che promuovano il benessere degli animali, rispettando le tradizioni religiose: sappiamo – ha affermato – che sono possibili soluzioni praticabili nell’ambito della legislazione europea esistente”. Il problema, sottolineano le voci ebraiche e islamiche, è che in alcuni paesi non si è scelta questa strada. Ma è importante continuare a discutere.

(Nell’immagine: la conferenza di Bruxelles)