I lavori dell’Ihra a Göteborg
“Distorsione della Shoah in crescita,
il nostro un lavoro fondamentale”

Un ricordo di Boris Pahor, scrittore triestino di lingua slovena sopravvissuto alla deportazione in lager e tra le voci di Memoria più autorevoli d’Europa, scomparso di recente all’età di 108 anni, ha caratterizzato i lavori della riunione plenaria dell’International Holocaust Remembrance Alliance in svolgimento a Göteborg. L’appuntamento conclusivo dell’anno di presidenza della Svezia, che già in giugno aveva ospitato una prima plenaria nella sua capitale Stoccolma. Città che per l’Ihra riveste un significato particolare, trattandosi del luogo in cui è stata fondata e in cui ha preso avvio, oltre vent’anni fa, il suo sforzo educativo e di consapevolezza. “È giusto che questa conferenza internazionale, la prima importante del nuovo millennio, dichiari il suo impegno a porre i semi di un futuro migliore nel terreno di un amaro passato”, convenivano i firmatari della Dichiarazione di Stoccolma nel gennaio del 2000. A Göteborg anche una delegazione italiana guidata dall’ambasciatore Luigi Maccotta e di cui fanno parte rappresentanti di UCEI e altre istituzioni. Con Maccotta, tra gli altri, il direttore della Fondazione Cdec Gadi Luzzatto Voghera, Michele Sarfatti, Sira Fatucci, Micaela Procaccia, Cristina Carenza e Massimiliano Boni.
Molti i temi al centro del confronto. “Abbiamo la responsabilità di portare avanti la nostra visione – un mondo che ricordi la Shoah, un mondo senza genocidi – promuovendo modelli di società che possano garantire un futuro all’umanità”, la riflessione in apertura di vertice della presidente dell’Ihra Ann Bernes. Ad essere richiamato lo spirito di un altro evento tenutosi in Svezia: il forum per la lotta contro l’antisemitismo di Malmoe dello scorso autunno con protagonisti leader di governo, accademici, studiosi e rappresentanti della società civile di ben 50 Paesi. L’Ihra, nel presentare la conferenza di questi giorni, ha sottolineato: “In un mondo in cui distorsione e disinformazione sono in crescita il nostro lavoro è più importante che mai”.