L’evento al Centro Bibliografico UCEI
Stragi nazifasciste in Italia,
l’impegno per la giustizia

Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema e le altri stragi che hanno devastato l’Italia negli anni bui del nazifascismo restano una ferita aperta per la collettività. Non solo per le drammatiche vicende in sé, ma anche per via dei ritardi accumulatisi nella ricerca di verità e giustizia. Molto di quello che oggi sappiamo sullo svolgimento di quegli eventi, su colpe e mandanti ai diversi gradi di responsabilità, lo dobbiamo al procuratore generale militare alla Corte d’appello di Roma Marco De Paolis. Premiato di recente con l’Ordine al merito della Repubblica federale, la più alta onorificenza di Germania, De Paolis ha diretto le indagini su oltre 450 procedimenti, portato a giudizio 17 processi e ottenuto 57 condanne all’ergastolo di militari tedeschi. Uno dei magistrati che, anche nel contesto europeo, più hanno lasciato il segno. “I processi sulle stragi nazifasciste, la doverosa attività di giustizia che è stata portata avanti, è una sorta di porta della verità. Quella che si fa dopo 70 anni è forse solo un frammento di giustizia, ma è il minimo che lo Stato doveva fare”, le sue considerazioni nel ricevere in maggio il Premio Exodus.
“L’uomo che dava la caccia ai nazisti” (ed. Piemme), scritto insieme ad Annalisa Strada, fissa alcuni punti essenziali del suo impegno e del suo significato. Un libro che si rivolge ai giovani ma parla in realtà a tutti senza distinzioni. L’occasione per fare il punto sarà data da un evento in programma martedì 6 dicembre alle 18 nella sede del Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah di Roma. Assieme all’autore, a parlare delle indagini e del loro corso, saranno l’assessore alla Comunicazione UCEI Davide Jona Falco, il giornalista Paolo Borrometi e la storica Isabella Insolvibile. L’incontro, moderato dalla responsabile UCEI per Antisemitismo e Memoria Sira Fatucci, si aprirà con i saluti della presidente dell’Unione Noemi Di Segni e del presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia. Prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti: segreteria@ucei.it