Comitato Nazionale di Bioetica,
rav Di Segni tra i vicepresidenti

Con decreto della presidenza del Consiglio è stato costituito il nuovo Comitato Nazionale per la Bioetica, organismo il cui compito è quello di svolgere funzioni di consulenza in sede istituzionale e di informazione nei confronti dell’opinione pubblica sui problemi etici emergenti “con il progredire delle ricerche e delle applicazioni tecnologiche nell’ambito delle scienze della vita e della cura della salute”.
A presiederlo sarà Angelo Luigi Vescovi, biologo e farmacologo oltre che direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo. Tra i vicepresidenti che lo affiancheranno il rabbino capo di Roma e medico radiologo in pensione Riccardo Di Segni. Gli altri due saranno Mauro Ronco e Maria Luisa Di Pietro: il primo è un avvocato e docente emerito di diritto penale all’Università di Padova; la seconda, una bioeticista, dirige il Centro ricerca e studi sulla Salute procreativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel Comitato anche Luisella Battaglia, Carlo Antonio Barone, Raffaele Calabrò, Stefano Canestrari, Tonino Cantelmi, Cinzia Caporale, Giuseppe Casale, Lorenzo d’Avack, Antonio Da Re, Maria Grazia De Marinis, Luisa De Renzis, Alberto Gambino, Maria Pia Garavaglia, Silvio Garattini, Matilde Leonardi, Andrea Domenico Maria Manazza, Domenico Menorello, Maurizio Mori, Assunta Morresi, Alessandro Nanni Costa, Claudia Navarini, Carlo Maria Petrini, Giovanna Razzano, Marcello Ricciuti, Giuliana Ruggieri, Luca Savarino, Lucetta Scaraffia, Stefano Semplici e Grazia Zuffa. “Esprimo profonda soddisfazione per la costituzione del Comitato Nazionale di Bioetica”, il commento della premier Meloni in una nota diffusa da Palazzo Chigi. “Nella nomina di questo importante organismo – si legge – si è tenuto conto dei criteri di pluralismo ideale e professionale, e dell’inclusione di un’ampia varietà territoriale, di esperienze e provenienze. Nel Comitato Nazionale di Bioetica sono stati assicurati la prevista rotazione dei membri, l’equilibrio di genere e le rappresentanze delle aree medica, filosofica, giuridica, delle competenze biotecnologiche e religiose”.