“Reichsbürger, idee folli e confuse
Ma il pericolo estrema destra è reale”

Dei “Reichsbürger” in Germania si parlava da tempo. Cospirazionisti incalliti, non riconoscono lo Stato tedesco che ritengono una costruzione artificiale che ha illegittimamente sostituito il “Deutsche Reich” dell’era nazista. L’opinione pubblica li conosceva, ma in generale non venivano considerati realmente pericolosi. Fino alla recente maxioperazione che ne ha mostrato i tratti più violenti e concretamente minacciosi. L’indagine – con decine di arresti e perquisizioni – ha portato alla luce una rete terroristica di estrema destra, legata ai Reichsbürger e pronta a compiere un vero e proprio golpe per sovvertire la democrazia tedesca. Una rete di cui facevano parte, e questo è uno degli elementi più inquietanti, anche membri in servizio della polizia e dell’esercito.
“Questa operazione dimostra che i ‘Reichsbürger’ non sono un innocuo gruppo di complottisti, ma comprendono anche gruppi terroristici di estrema destra”, ha evidenziato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei di Germania Josef Schuster. “La portata di questa rete è sconcertante. Le menti di queste persone possono essere confuse, ma il pericolo da destra è reale”, il suo avvertimento. Secondo Schuster la pericolosità di questo “conglomerato di teorici della cospirazione” – così sono stati descritti dai magistrati tedeschi – è stata sottovalutata. Un’analisi condivisa dalla Fondazione Amadeu Antonio, che si occupa di contrasto all’estremismo di destra, al razzismo e all’antisemitismo. Negli ultimi anni, ha dichiarato alla Juedische Allgemeine il ricercatore Lorenz Blumenthaler, ci sono sempre stati chiari segnali che questo movimento avesse elementi al suo interno pronti a usare la violenza. “Soprattutto negli ambienti della sicurezza, i gruppi sono stati spesso derisi e il loro enorme potenziale di pericolo è stato preso alla leggera, nonostante gli intensi avvertimenti della società civile”, la riflessione di Blumenthaler.
I media tedeschi spiegano come non sia chiaro quanto il movimento al centro dell’indagine fosse in grado di eseguire un attacco come quello pianificato sulla carta: colpire il Bundestag e altri siti per mettere in crisi l’ordine statale. Quel che certo è che molti degli arrestati erano pesantemente armati. E i magistrati hanno descritto il loro piano come forse il più sfacciato nella storia della Germania del dopoguerra, un complotto che mirava direttamente al cuore dello Stato.
“Non è il primo caso di una cellula come questa che pianifica il Giorno X”, ha dichiarato al New York Times Konstantin von Notz, membro della commissione di supervisione dell’intelligence del Parlamento tedesco. “Il numero di questi casi si sta accumulando e la domanda è fino a che punto siano collegati”.