“Anime sottili”, tra acqua e cielo

Al confine tra acqua e cielo, tra realtà e mistero. Una realtà “che appartiene ai concetti misteriosi della mistica cabalistica, anche se nell’arco di tutto il lavoro compositivo e coreografico non vi è uno specifico riferimento a ciò che si intende come ‘musica nella tradizione ebraica’ ma vi è piuttosto un linguaggio reciproco di emozioni e sensazioni che possono essere date dai concetti di quel confine in cui il corpo si libera della proprio anima e della propria coscienza”.
Al Teatro Golden di Roma la prima nazionale di “Anime sottili”, il nuovo recital scritto da Riccardo Joshua Moretti. Direttore d’orchestra, musicista e compositore, Moretti è anche presidente della Comunità ebraica di Parma e Consigliere UCEI. Questo nuovo lavoro, racconta, nasce con l’idea “riavvolgere il nastro della produzione musicale e coreografica, andando alla ricerca degli aspetti più essenziali delle due forme artistiche”. Musicalmente parlando, una ricerca protesa “alla riscoperta di sonorità prive di qualsiasi forma meramente virtuosistica per dare spazio all’essenzialità, sia melodica che armonica”. Musica e danza: un dialogo costante nella produzione di Moretti e che va a riproporsi anche in questa circostanza. “Le mie musiche un po’ descrivono. La danza, di conseguenza, è la forma artistica che mi assomiglia di più”.
Tra gli elementi naturali protagonisti del recital uno spazio di riguardo lo avrà l’acqua. L’acqua come sorgente “di vita, di rinascita, di purificazione”. Un tema centrale anche nell’ebraismo. Dove, ricorda Moretti, “riveste un ruolo importante ed è protagonista delle abluzioni rituali legate alla purificazione”.
Due le date in cui “Anime sottili” sarà in scena in questo suo debutto: lunedì 12 e martedì 13 dicembre, sempre alle 21. Il recital ha la regia di Arturo Cannistrà e la direzione artistica di Giovanni Rosaci.