Chanukkah e le luci d’artista
Una nuova festa per Casale

Una nuova opera andrà ad arricchire, nell’occasione della prossima festa di Chanukkah, la collezione di candelabri artistici custodita dal Museo dei Lumi di Casale Monferrato (oltre 250 pezzi esposti a rotazione nei locali dell’antico forno delle azzime). Ospite d’onore del Chanukkah casalese sarà Arcangelo Sassolino, artista di fama internazionale che ha esposto a Hong Kong, St. Louis, Francoforte, Hannover, Parigi, Bruxelles, Zurigo e Punta del Este ed è stato protagonista anche all’ultima Biennale di Venezia. “Sin dalla mia formazione a New York, il contatto la Comunità ebraica è sempre stato portatore di incontri importanti, felici e che in alcuni casi hanno contribuito a dare una svolta radicale al mio percorso. Sono legami che a distanza di tanti anni sono ancora in atto” racconta l’artista, nell’esprimere anche l’amicizia “che mi lega a Elio Carmi: quando mi ha invitato a partecipare a questo progetto ne sono stato particolarmente onorato”.
Il lavoro di Sassolino, viene evidenziato, “prende vita dalla compenetrazione tra arte e fisica”. Il suo interesse per la meccanica e per la tecnologia si apre così a nuove possibilità di configurazione della scultura. In questo senso velocità, pressione, gravità, accelerazione, calore “costituiscono le basi della sua ricerca sempre protesa a sondare il limite ultimo di resistenza e di non ritorno di congegni che generano vere e proprie ‘performances inorganiche’”. I materiali vanno così ad animarsi, consumarsi, vivere di contrasti, di forze e di conflitti intrinseci e contemplano anche “il rischio del collasso quale parte fondamentale dell’esperienza”. Alla Comunità di Casale questa filosofia sarà riassunta nella mostra “Instabile come la speranza” di prossima inaugurazione in Sala Carmi, dove saranno esposte opere scelte per la relazione simbolica e metaforica con il contesto. Lavori che portano in sé “un conflitto, una tensione, un’azione che manifesta la contrapposizione ineliminabile che c’è tra qualcosa che pone una forza e qualcos’altro che la subisce e vi resiste, raggiungendo il proprio limite, in continua tensione, ma continuando ad esistere”.
La Chanukkiah realizzata dall’artista misura quasi due metri di altezza, per nove canne in acciaio che arderanno di vere fiamme alimentate a gas. “Le fiamme reali non vogliono essere un’allegoria o una metafora, ma sono in sintonia con la mia ricerca che ha a che fare con l’aderenza alla realtà”, sottolinea l’artista nell’illustrarne le caratteristiche essenziali. Nella sua Chanukkiah il contrasto del colore delle fiamme risalta con forza contro il colore freddo dell’acciaio inox. “Comprimere il tempo nella scultura – rileva d’altronde – è la mia ossessione: per farlo catturo e tengo sospesi quegli attimi di instabilità propri a ciascun materiale, liberandoli da quella forma chiusa che tutti conosciamo”.
La componente di arte visiva non si esaurirà nella mostra personale di Sassolino: per l’occasione infatti il percorso del Museo dei Lumi, nell’ipogeo del forno delle azzime, verrà riallestito con altre opere della collezione, mentre in sinagoga verranno esposte tre lampade donate nel corso degli anni da Antonio Recalcati. Un modo, viene comunicato, “per ricordare e onorare uno dei fondatori del Museo”. Infine, alle 17, l’aspetto religioso della festa: l’accensione del Primo Lume con le autorità civili e religiose del territorio chiamate materialmente a compiere il gesto. Attesi protagonisti anche i bambini.

(Foto: Pamela Randon)