Da Chanukkah alla Memoria,
giovani musicisti in concerto

La musica come strumento di dialogo, più forte di ogni barriera e incomprensione. È il filo conduttore del progetto “Ensemble da camera del Pitigliani – Giovani musicisti in concerto” promosso dal Centro culturale ebraico romano con il coinvolgimento di un gruppo di ragazzi nelle fascia d’età 14-26 anni dalle diverse origini etniche e culturali. A coordinarli il Maestro Eduardo Hubert, noto pianista e compositore.
Due gli appuntamenti in agenda per questo gruppo artistico di recente formazione il cui primo seme è stato posto nel 2021, nell’occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica incentrata allora sui “Dialoghi”: il 22 dicembre alle 20 un concerto di Chanukkah con opere di Mozart, Korngold, Shostakovich, Bartok e Bach; il 15 gennaio un secondo concerto dedicato alla Memoria, il cui programma sarà presto annunciato. L’iniziativa, in collaborazione con l’UCEI e con l’associazione Suoniamo insieme per Alisa, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Roma e “va ad inserirsi in quel filone che vede nella musica un mezzo di eccellenza per favorire il dialogo”, osserva la responsabile del progetto Emanuela Rimini. “Chanukkah, in questo senso, ci è sembrata l’occasione ideale per aprire le porte del Pitigliani e condividere, con chi vorrà raggiungerci, questo momento festoso”. Partendo da qui l’idea è di proporre in futuro dei “concerti tematici” legati al ciclo delle feste e ad altre occasioni d’incontro. “Vogliamo che i giovani siano sempre più protagonisti, ma anche degli adulti suoneranno per noi. È un progetto che vuole rivolgersi a tutti, per trasmettere messaggi d’impegno e consapevolezza. Lo faremo anche in tema di Memoria: il 15 gennaio saranno infatti eseguiti brani di compositori ebrei scomparsi durante la Shoah o la cui musica è stata comunque dimenticata”.
Tutto, ricorda il Maestro Hubert, nasce da un concerto. Nel corso della Giornata della Cultura Ebraica del 2021 tre giovanissimi musicisti si presentarono infatti per la prima volta come “trio Milhaud”, suonando pezzi del compositore francese Darius Milhaud. Molti i riconoscimenti seguiti a quell’esordio. Come l’invito a suonare nel più importante festival di Musica da Camera a Mantova e la vittoria del primo premio al concorso Giovani Musici. “È bello e gratificante lavorare con giovani di talento intenzionati a costruire dei ponti attraverso la loro opera”, racconta Hubert. “Quello del Pitigliani è un progetto con valori educativi forti. Al giorno d’oggi, d’altronde, c’è un gran bisogno di conoscenza e di incontro. E la musica può essere il veicolo giusto”. Il concerto di Chanukkah, preceduto da un intervento del rav Ariel Di Porto sul tema “Scontro tra le civiltà”, vedrà lo stesso Hubert esibirsi con un nuovo brano inedito dedicato alla festa. Mentre il concerto per la Memoria recherà un omaggio alla figura di Viktor Ullmann. Sarà rappresentata la sua ultima opera, composta il 16 ottobre del 1944. “Due giorni dopo, il 18, fu ucciso”.