Rav Haim Druckman (1932-2022)

Israele piange la scomparsa di uno dei suoi rabbini più autorevoli, rav Haim Druckman, storico leader del sionismo religioso e del Bnei Akiva. Nato in Polonia nel 1932, scampato bambino alle persecuzioni, nel dopoguerra aveva scelto l’Aliyah nel nascente Stato ebraico e si era formato in yeshivah affermandosi in breve come uomo di spiritualità e di azione. Tra i suoi numerosi allievi l’attuale Capo dello Stato Isaac Herzog. Rav Druckman aveva 90 anni ed era stato a lungo impegnato nella sfera pubblica, anche in qualità di parlamentare e viceministro. Un punto di riferimento per più generazioni, cui impartiva la sua lezione di “Torà ve avodà”, di studio e impegno inestricabilmente connessi nella costruzione di un futuro migliore. A confermarlo le molte migliaia di persone presenti stamane alla sua cerimonia funebre, accanto ai leader istituzionali e rabbinici della nazione. Un segno di vicinanza nei confronti di un Maestro che, ha tra gli altri evidenziato il Presidente Herzog, “ha consacrato la sua vita alla causa dello Stato e del popolo ebraico”. A riconoscerlo, alcuni anni fa, anche l’assegnazione del prestigioso Israel Prize.
Molte le reazioni, anche fuori da Israele. “La morte del rav è una grande perdita per il movimento Bnei Akiva e per l’intera nazione di Israele” afferma Elyashiv Schechter, shaliach del Bnei Akiva a Roma. Una figura di Maestro e leader di cui richiama “genio, forza, umiltà”, oltre al fatto di essere stato “l’elevatore spirituale” di migliaia di allievi. Partecipando alla vita del consiglio esecutivo nazionale del Bnei Akiva, così come a “consultazioni educative e spirituali, attività congiunte con tutti i membri del movimento” e molto altro ancora. Un modo di “guidare la via della Torah” che viene definito “unico” nel plasmare una generazione “leale e devota al suo popolo, alla sua Torah e al suo paese”.
“Per me che sono cresciuto nel movimento sin dalla tenera età – prosegue Schechter – il rav è stata una figura molto significativa. Sono rimasto stupito di come abbia saputo infondere in tanti chanichim i valori della Torah e le mitzvot, con tanta gentilezza e amore. D’altra parte, essendo una figura molto significativa e influente nel sistema politico in cui ha lavorato per il bene del popolo di Israele, ho imparato da lui che è possibile impegnarsi in ambito educativo e lasciare un segno grande nelle cose più importanti. Questo è uno dei motivi per cui ho lasciato l’ufficio, mi sono candidato e sono andato in missione a Roma”. Aggiunge Schechter: “Sono molto addolorato per la scomparsa del rabbino Druckman. Un rabbino che ha fatto tanto per il popolo di Israele in tutti i settori, un grande personaggio pubblico che si è sempre comportato da uomo semplice. Un rabbino che era soprattutto un educatore”.