“Datti una mossa, dagli una scossa”
Una campagna sempre più nazionale

Disporre di un defibrillatore DAE all’ingresso di una Comunità ebraica o una sinagoga italiana sta cominciando a essere una presenza normale e non una eccezione. Di recente anche la Comunità ebraica di Padova si è dotata di uno di questi indispensabili apparecchi salvavita.
È la conseguenza di una nuova tappa di “Datti una mossa, dagli una scossa”, il progetto in cui l’Associazione Amici di Magen David Adom Italia ETS è impegnata affinché il maggior numero di luoghi dell’ebraismo italiano vengano dotati di defibrillatori. Come per altre tappe anche questa ha avuto la collaborazione della Croce Rossa Italiana per la formazione di alcuni referenti in grado di utilizzare gli apparecchi e applicare i protocolli di primo soccorso. Altro aspetto peculiare del progetto è quello di accompagnare l’istallazione del defibrillatore con una piccola cerimonia che coinvolge la Comunità ebraica locale e le autorità civili. In questo caso sono intervenuti il presidente Gianni Parenzo e l’assessore al commercio del Comune di Padova Antonio Bressa. Questo perché un defibrillatore non è funzionale solo ai luoghi dove viene installato, diventa patrimonio della città a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Per questo viene inserito nella rete degli apparecchi disponibili per le emergenze e segnalato all’esterno dell’edificio.
La tappa di Padova fa parte di un percorso che ha dato molti frutti, grazie anche al contributo dell’UCEI dal 2020 al 2022 a valere sui fondi 8×1000 del 2021 che hanno contribuito a finanziarlo. Ma il progetto viene da lontano, dalla missione del Magen David Adom innanzitutto: salvare il maggior numero di vite. In Israele MDA si è impegnata per una diffusione capillare di questi apparecchi in tutti i luoghi pubblici collegandoli tramite un’app alla propria rete di emergenza e ai suoi soccorritori sul territorio. Il numero di casi in cui sono stati determinanti per fare la differenza sta diventando importante. E sarebbe auspicabile che lo fosse anche in Italia si calcola che il 30% dei 60.000 decessi causati da arresto cardiaco improvviso potrebbe essere evitato con un defibrillatore a disposizione.
Con questo spirito è partito “Datti una mossa dagli una scossa” nel 2018. L’Associazione italiana che ha il compito di supportare Magen David Adom nel nostro Paese ha cominciato ad attivare defibrillatori in diversi Bet Ha-Knesset di Milano. Oggi in totale nel capoluogo lombardo sono 10 a cui si aggiungono 3 apparecchi nei luoghi di culto di Roma. Apparecchi che spesso vedono al loro fianco una targa: è infatti possibile donare un defibrillatore dedicandolo alla memoria delle persone a noi care.
Nel 2020 l’iniziativa si è allargata per la Penisola e ad oggi li troviamo nelle Comunità ebraiche di Venezia, Casale Monferrato, Firenze, Bologna, Torino, Padova. Nel contempo l’attività ha permesso di formare al primo soccorso circa un centinaio di persone.
Ogni tappa ha avuto le proprie peculiarità, dovute alle caratteristiche che questi luoghi rappresentano nel panorama storico e culturale per l’Italia. Merita una menzione particolare l’attività svolta a Trieste che ha visto l’Associazione impegnata alle Scuole Ebraiche “Morpurgo Tedeschi”, prima per l’inaugurazione del defibrillatore e poi per il corso di primo soccorso “Yeladim Ghiborim” destinato ai ragazzi della scuola primaria. Le prossime tre tappe saranno, invece, a Genova, Napoli e Roma entro primavera.
“È stato un lungo cammino per l’Italia che nemmeno il Covid è riuscito ad arrestare – ricorda Silvia Voghera, Coordinatrice nazionale degli Amici di Magen David Adom Italia ETS – Siamo molto riconoscenti nei confronti del consiglio dell’UCEI che ha creduto nel valore di questa campagna e per tre anni consecutivi ci ha consentito di proseguire nella realizzazione del progetto attraverso il quale abbiamo garantito una maggiore sicurezza in questi luoghi. Allo stesso modo desideriamo ringraziare tutte le Comunità Italiane che ci hanno aperto le loro porte offrendoci una preziosa occasione di conoscere tante persone, e presentare il ruolo e l’operatività del Magen David Adom in Israele. Infine, desideriamo ringraziare l’istruttore CRI Davide Filippi per essere stato il referente della Croce Rossa Italiana per la campagna a livello nazionale e i vari Comitati territoriali della CRI per il loro prezioso contributo alla formazione e la loro amicizia”.
L’attività di AMDA Italia proseguirà inoltre nel 2023 con una speciale raccolta fondi, sempre destinata ai defibrillatori. Questa volta l’obiettivo è implementare ulteriormente la rete degli apparecchi in Israele rafforzando così l’equipaggiamento dei primi soccorritori e potenziando il servizio di MDA nella sua funzione fondamentale: salvare sempre più vite.
Alberto Angelino
(28 dicembre 2022)