La Calabria e le istituzioni ebraiche,
un percorso condiviso
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Un bilancio estremamente positivo quello che emerge dalla narrazione degli eventi tenutisi in Calabria nei giorni scorsi in occasione della festa di Chanukkah.
Positivo innanzitutto per l’impatto che l’ebraismo sembra avere su molti cittadini della Calabria e su tante istituzioni comunali e culturali del territorio. Ed è un percorso – quello che si sta compiendo in grande condivisione di intenti tra Regione Calabria e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – che può definirsi a binari paralleli, che tendono a convergere nell’intento comune di reciproche conoscenze e valorizzazioni, ossia quanto occorre per contrastare pregiudizi e falsi stereotipi.
Ma quello che sicuramente è uno degli aspetti più positivi e significativi del percorso è la grande attenzione e il rispetto che gli amministratori locali, così come gli organizzatori delle manifestazioni tenutesi nei giorni scorsi, dimostrano di avere verso l’organismo che rappresenta l’ebraismo italiano. Non esiste situazione o evento su tematiche ebraiche in cui non venga richiesta la supervisione, prima ancora che il patrocinio, di quanto si sta organizzando.
E non è da tutti, e non è così in altre parti del Sud Italia, dove l’UCEI e la Comunità ebraica di Napoli, da cui gran parte delle Regioni del Meridione dipendono, non vengono neppure informate da chi intende promuovere “cose ebraiche”.
Nelle tre città dove i rappresentanti dell’UCEI e della Comunità di Napoli hanno preso parte durante i giorni di Chanukkah ad altrettanti eventi significativi, organizzati con l’entusiasmo e il coinvolgimento di molti, si è visto tangibilmente come il monitoraggio e la presenza delle istituzioni ebraiche siano percepiti come essenziali.
Così, a Santa Maria del Cedro, due istituzioni importanti quali il Museo del Cedro e il Consorzio del cedro di Calabria intendono coltivare e approfondire una collaborazione già in essere da diversi anni e che ora sta crescendo, tanto che è negli intenti degli amministratori istituire una sezione ebraica all’interno del Museo, proprio a testimonianza di una relazione forte e concreta con l’istituzione ebraica.
E allo stesso modo, Bova Marina, nel cui Parco archeologico Archeoderi è presente la più antica testimonianza di un bene culturale ebraico, ossia la Sinagoga, l’amministrazione comunale e i dirigenti del Polo museale ritengono necessaria una collaborazione più stretta con l’UCEI e con la Fondazione dei Beni Culturali Ebraici in Italia, per una migliore fruizione e valorizzazione del sito, che nei loro intenti può diventare luogo di incontro e di scambio tra culture differenti e quindi simbolo di pace e di fratellanza. Qui, anche l’Ensemble Vocale NovaKanto di Bova Marina, che in occasione dell’accensione della Chanukkiah ha intonato canti della tradizione ebraica, chiede la collaborazione con associazioni ebraiche per implementare il proprio repertorio.
Ancora, la Città di Nicotera, con la sua importante e antica Giudecca, ha dimostrato un interesse sorprendente verso la cultura ebraica e gli organismi dell’ebraismo italiano, tanto da voler aprire un Centro di studi sull’ebraismo e istituire un percorso didattico museale: non a caso qui, a testimonianza di una vicinanza verso il popolo ebraico e le istituzioni ebraiche italiane, è stata simbolicamente concessa la cittadinanza onoraria al Presidente dell’Unione e sono stati iscritti all’Albo d’Oro della Città il Vicepresidente UCEI, il Rabbino Capo di Napoli e il delegato della Comunità di Napoli per la Calabria. Ma anche a Ferramonti di Tarsia è richiesta una sempre maggior collaborazione per valorizzare il Museo della Memoria all’interno di quello che fu il campo di internamento durante la dittatura fascista. Sono tutti segnali importanti, in un Paese che spesso dimentica, segnali che testimoniano come antico e profondo sia il legame tra la Calabria il popolo ebraico, pur in un contesto dove la presenza ebraica, radicata e connaturata nel territorio, manca da 500 anni. Tutto questo si armonizza e contestualizza nel clima di attenzione davvero significativa che la Regione Calabria e la sua attuale Presidenza stanno dimostrando verso le istituzioni ebraiche.
Giulio Disegni, Vicepresidente UCEI
(Nelle immagini: alcune accensioni della Chanukkiah in Calabria)